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‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “Puntare tutto sul recupero di Gervinho è l’emblema dei limiti di Garcia”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

FRANCESCO BALZANI (Centrosuonosport): "Sabatini chiede fiducia, ma oggi è la Roma a dover dare fiducia ai tifosi. La Roma non vince nulla dal 2008 e le critiche che sento oltre che fisiologiche mi sembrano molto costruttive. Non si possono cambiare 15 giocatori a stagione, così non si crea mai una identità come hanno fatto Napoli o Juve. La gara di Torino? Recuperare a tutti i costi Gervinho è l'emblema del limite non di questa rosa ma di questo allenatore"

UGO TRANI (Retesport): "Lo scudetto è ancora l’obiettivo minimo: nonostante tutti i discorsi, è un’occasione da non perdere, vanno presi 3-4 giocatori di buon livello, forse anche un centravanti di riserva. Gervinho a Torino? Sì se sta bene,mi dicono stia un po’ meglio. Dopo le prossime 3 partite secondo me non si deciderà la storia giallorossa di questa stagione. La gente è stanca delle parole, il silenzio stampa sarebbe l’unica medicina. Non capisco certe dichiarazioni di Sabatini, lui dice che alcune le fa per scuotere l’ambiente ma non pensa ciò che dice, tipo che Florenzi è più forte di Dani Alves. Questa società è riuscita a fare tabula rasa della passione dei tifosi. Non so se sono arrivati con questo obiettivo, ma ci sono riusciti. Siamo pure diventati antipatici…"

ALESSANDRO ANGELONI (Retesport): “Ho l’impressione che le critiche educate che chiede Sabatini siano le non critiche. Andare davanti alle carote mi sembra sia una cosa vecchia, già usata, ma civile. La contestazione del 2000 era stata molto più accesa e con mille tifosi, ieri erano in 50. L’orgoglio dell’uomo può essere ravvivato anche da una sola persona che ti dice “sei un coniglio”. La differenza la fa non è chi contesta, ma chi viene contestato”.

GABRIELE ZIANTONI (Tele Radio Stereo): “Se qualcuno comanda all’interno di una società e di un gruppo di lavoro, si sa che comanda lui. Io continuo a vedere una spaccatura tra Sabatini e Garcia. Il diesse però non può mandare via il tecnico francese, per me questa decisione la può prendere solo James Pallotta”

MASSIMO CECCHINI (Retesport): “Ho l’impressione che la partita nel quale Garcia potrebbe pensare a un po’ di turnover p quella di Torino. Io tenderei a spremere i giocatori al massimo, ma contro i granata qualche giocatore potrebbe anche cambiare. La partita è troppo decisiva per fare sostituzioni, così come quella a Napoli. Il match di Champions, la partita più importante per la società, potrebbe giocarsi in uno stadio semi vuoto”.

LUCA VALDISERRI (Retesport): “Benatia credo non tornerà mai alla Roma, temo piuttosto alla Juve. Non bisogna schierare Gervinho contro il Torino se non è in condizione, ma se anche solo fosse al 70% andrebbe schierato o quantomeno inserito a partita in corsa, perché se perdi altro terreno la situazione diventa davvero difficile. I giallorossi si sono messi in un vicolo cieco, non avrei mai pensato che si potessero mettere in una condizione del genere”.

MASSIMILIANO MAGNI (Retesport): “La campagna acquisti rimane sempre sopra la sufficienza, nonostante avessimo subito evidenziato il problema dei terzini. La Roma è passata da un buon andamento a un crollo inquietante nelle ultime settimane. La contestazione di ieri? Meglio la carota del bastone.

DAVID ROSSI (Roma Radio):“Siamo a tre giorni da Torino-Roma, partita importantissima. Sono due volte che andiamo a Torino e pareggiamo 1 a 1, Ventura e i granata non ci portano molta fortuna. La storia ci insegna però che la nei momenti difficili la Roma fa buone prestazioni. La contestazione di ieri è stata composta e civile, sebbene non sia proprio edificante dare a delle persone dei conigli”.

FRANCESCA FERRAZZA (Retesport):“L’elemento più allarmante è che a Trigoria si minimizza il disappunto e il disamore dei tifosi. Alla Roma arriva una batosta e si spacca in due la stagione, come era successo lo scorso anno. Ma si tende solo a minimizzare quanto sta succedendo”.

MARIO MATTIOLI (Radio Radio):“Dzeko gioca in una squadra acefala che gioca soltanto su due giocatori, con la palla lunga e pedalare. Quando Salah e Gervinho non ci sono, non c'è neanche il gioco della Roma e Dzeko, poveraccio, non può fare nulla. Sono tre anni che la Roma gioca così, senza le due ali non ha gioco”.