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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Schick non si può più nascondere. Temo l’assenza di Fazio più di quella di Dzeko”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "Schick non può più nascondersi, adesso deve essere il suo momento. Se a questo livello non sopporta la pressione forse ha sbagliato qualcosa. Spero recuperi De Rossi, so che è sconvolto per la morte di Astori, ma con il Torino ci sono tante assenze e un passaggio a vuoto sarebbe molto grave. Fazio è un elemento fondamentale nella Roma, una figura a cui il gruppo fa riferimento, temo molto la sua assenza, più di quella di Dzeko".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino 104.5): “La differenza tra la Roma vista a Napoli e quella vista prima è tutta in Dzeko. Abbiamo visto una prestazione mostruosa, ha fatto reparto da solo. Adesso mancherà col Torino per squalifica e questo è davvero un male. Anche gli altri senatori hanno risposto alla grande. Schick è messo di fronte ad un responsabilità più grande di lui".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): “La vittoria col Napoli mostra che bisogna lavorare sull'aspetto mentale della squadra. Quando non chiedi nulla alla squadra, ti tira fuori prestazioni del genere. Quando c'è da agguantare un obiettivo, spesso scivola. Il peso delle responsabilità sta curvando Schick come successo a Iturbe. Credo di Di Francesco stia pensando a Defrel per l'attacco con il Torino, ma se non metti Schick stavolta lo perdi"

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Mattino 104.5): "Psicologicamente la vittoria col Napoli è stata fondamentale, ma tecnicamente non so dire che Roma è stata. In difesa Manolas e Fazio sono stati un disastro, mentre davanti con 5 occasioni sono arrivati 4 gol, proprio l'opposto di quello che abbiamo visto finora. Adesso si dovrà dare continuità".

Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): “La vittoria con Napoli è tanto bella quanto inaspettata e credo occasionale. Ora c'è da dare un seguito e già con il Torino non sarà facile. Spero che Schick possa fare finalmente quello che ci si aspetta da lui".

Federico Nisii (Teleradiostero 92.7): "Contro lo Shakhtar sono convinto che non ci sarà il tutto esaurito, anche perché il match sarà in chiaro. Mi aspetto 45 mila presenze, ma sono sicuro che peseranno. De Rossi immagino che possa saltare il match con il Torino, sia per questioni fisiche che mentali. La notizia di Astori lo ha distrutto psicologicamente. Di Francesco potrà fare turnover, magari non cambiando tutti come nel match di coppa, ma rivedremo Jesus, Gonalons, Schick e magari Silva". 

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Dzeko è un attaccante forte e lo sapevamo, non mi sorprendo della sua riscoperta. Ora c’è chi lo elogia, eppure poche settimane fa l’avrebbe venduto al Chelsea. Come tutti i giocatori over 30, Dzeko ha bisogno di un po’ di riposo. Sono quasi contento che sia stato squalificato per il Torino, speriamo possa ripetere la prestazione di Napoli contro lo Shakhtar. Spero che venerdì giochi Schick e che faccia vedere i suoi valori: lo devi e lo puoi recuperare. L’anno scorso ha ingranato la marcia da marzo. Spero che col Torino non venga fatto un turnover massiccio, penso che Di Francesco abbia fatto tesoro degli errori fatti in Coppa Italia. La Roma deve iniziare a creare un vuoto con Lazio e Inter”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “A Napoli non ci speravo molto, però bisognava attaccarsi a una speranza, e la speranza era un moto di orgoglio da parte dei giocatori e della squadra. È successo questo, e ti fa arrabbiare anche di più. Questa prestazione di Napoli taglia completamente la testa al toro alla questione della condizione fisica. Mi pare che il tema psicologico sia quello preponderante”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Vorrei chiedere a Pjanic, Benatia e Szczesny una cosa: a Roma non vi dicevano di allenarvi o di vincere? Sono i dirigenti della Juve che vi chiedono qualcosa in più o è qualcosa che c’è dentro? Io non ci credo che la Roma si alleni meno della Juve come intenzione. Non credo che De Rossi non sia leader quanto Chiellini o Buffon. Cosa fa la Juve per far pensare ai giocatori che arrivano là ‘È finita la pacchia’? Per me sono tutti slogan, io non ci voglio più credere. La Juventus non farà un altro anno di contratto a Buffon, la comunicazione di Torino farà semplice cronaca, i tifosi si arrabbieranno come quelli della Roma. La differenza è che alla Juve non gliene fregherà assolutamente niente della piazza che si arrabbia. Anche la Roma deve farlo sempre di più e ancora di più”.

Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92.7): “La Roma è più forte del Torino, ma quella di venerdì resta una partita difficile. Vincere vorrebbe dire preparare la gara con lo Shakhtar al meglio. Mancano due uomini come Dzeko e Fazio, poi bisogna verificare De Rossi. È una partita che mi mette paura per tanti motivi, ma partire dalla vittoria di Napoli è importante. Quella gara non può non darti consapevolezza, non può non averti fatto capire che te la puoi giocare alla grande senza stare a fare questa altalena tutte le domeniche. Io ho sentito dire per anni che Totti era un leader tecnico, mentre secondo me De Rossi è molto più leader in Nazionale che nella Roma, dove ha più difficoltà ad esserlo. Lì si sente leader alla stessa misura di Chiellini e Buffon. Il suo attaccamento alla maglia della Roma è indubbia, ma ho paura che lui non riesca a far emergere la sua personalità qui perché non c’è tutta quella gente di quel calibro”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): “Se mettiamo pressione a Schick, gli diciamo addio. Se non lo fai giocare questa volta che non c’è Dzeko, gli dai due schiaffi di quelli che non si riprende più. È vero anche che se non hai continuità gioca sempre male. Quanto si somigliano Schick e Felipe Anderson? Sappiamo cosa può dare il laziale, il giallorosso no, l’ha fatto solo alla Sampdoria ed è una cosa diversa. Questa è l’unica differenza, se no le due situazioni si somigliano”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): “Out Dzeko, Fazio e De Rossi? Questo è un problema perché la Roma deve continuare a vincere”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104.5): “Schick? Non può sempre esserci sempre questa situazione da ‘partita della svolta’ quando gioca. Giocare sempre quando non c’è nessuno ed essere un tappabuchi credo non sia piacevole per nessuno, soprattutto per un giocatore che non ha avuto continuità. La svolta? Speriamo per lui e per la Roma, ma essere sempre così precario non è una cosa molto piacevole. Se non gioca 6, 7 o 10 partite di fila, è difficile”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino 104.5): “Schick? Questo è un momento in cui bisogna pensare alla squadra, quando sei in campo devi dare il massimo. All’inizio si può parlare di alternanza, ma poi l’allenatore fa una scelta precisa. In questo momento Schick e Dzeko devono pensare al bene della Roma, visti gli appuntamenti importanti che attendono la squadra di Di Francesco nelle prossime settimane”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Under in questo momento io non lo tocco mai. Per me col Torino la squadra non verrà stravolta, si parla di Jesus e Schick solo perché Fazio e Dzeko sono squalificati. Mi chiedo il perché di questo cammino in casa così diverso rispetto a quello in trasferta, non c’è mai stato un Olimpico ostile. Perché il rendimento è così diverso? Questa è la domanda. Perché senti il peso di giocare davanti ai tuoi tifosi? Quelli ci sono anche in trasferta”.