Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, CARINA: “Il pareggio di Genova peserà. Schick non sarà titolare con la Spal”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Per la Roma vedo difficoltà solo nella trasferta di Verona con il Chievo nelle prossime uscite. Temo che sia una brutta botta quella presa col Genoa, vediamo come si riprendono"
Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "La Roma a Genova a giocato meglio che il Napoli a Udine, la partita l'ha rovinata quella sciocchezza di De Rossi. Il fatto che, a differenza di Spalletti, la fascia di capitano non gli sarà tolta, è una cosa importante. Quella con la Spal doveva essere la partita di Defrel, ma purtroppo si è rifatto male. Vedere Schick dal primo minuto credo sia impossibile, dopo quello che è successo credo che a Trigoria ci vadano con i piedi di piombo. I due punti persi con il Genoa peseranno. Lo stadio passerà e verrà costruito. Speriamo nel più breve tempo possibile. Da cittadino, dico che forse non è giusto che questo progetto gravi sulle tasche pubbliche"
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Per De Rossi sono arrivate due giornate come ci si aspettava. Tra l'altro in almeno una non avrebbe comunque giocato per il turnover, quindi danno minimo. Schick dal primo minuto con la Spal è una speranza più che una possibilità. Se la Roma è una squadra da scudetto, deve chiudere il 2017 senza perdere, compresa la trasferta a Torino con la Juventus del 23"
Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Se a De Rossi danno solo 2 giornate di squalifica, gli sarebbe andata anche bene. Non è solo lo schiaffo, ma anche la gestione del post che non è stata straordinaria. Se gli dessero 3 giornate, non griderei allo scandalo. Io spero che siano soltanto 2 turni di stop, però ho il timore che possano essere 3. Gonalons? Ho detto più volte che, pur non essendo un fenomeno, è un buon centrocampista. Deve avere la possibilità di prendere in mano le chiavi del gioco, ed è difficile farlo giocando una partita ogni 6. Ora è arrivato il momento per dimostrare le sue qualità, deve farci vedere di essere un regista all’altezza della situazione. È un giocatore fatto, esperto, la prestazione da 6/6 e mezzo te la deve garantire. L’attenzione è comunque concentrata su Schick, in quei pochi minuti abbiamo avuto delle sensazioni fortissime. Adesso è arrivato il momento di vederlo, mi auguro che già con la Spal possa giocare dall’inizio”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “L’infortunio di Defrel potrebbe essere fastidioso e rognoso. Finché il ginocchio non si sgonfierà del tutto, è anche difficile valutare l’entità dei danni. Si va da 1-2 settimane di stop fino a un mese. È una situazione abbastanza incerta ancora, che toglie a Di Francesco una pedina, e poi ferma un giocatore tutt’altro che fortunato. Siamo già al secondo infortunio, questo non lo sta aiutando nel cercare di dare un contributo. Non è un giocatore inutile. Non è un fenomeno certamente, ma ha caratteristiche importanti. Credo che De Rossi scenderà in campo contro il Qarabag in Champions, non vedo altre misure da prendere nei suoi confronti, sperando che questa sia stata l’ultima brutta parentesi della sua carriera. Per lui non sarà facile tornare in campo, ma l’ha già fatto. Ha l’esperienza sufficiente per ricalarsi nel ruolo senza andarci a rimettere nella prestazione. Non è un momento semplice, ma ne ha passati di peggiori. La classifica può cambiare, la Roma non deve perdere l’entusiasmo. L’importante è rimanere sempre lì, attaccati alla testa della classifica. Secondo me è stato raggiunto l’obiettivo della società, questo è il quinto campionato consecutivo di vertice”.
Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Il ginocchio di Defrel è gonfio, quindi si ha difficoltà a tirare fuori una diagnosi esatta. Questo ragazzo non riesce a trovare continuità. Dopo Genova si riparte avendo anche la capacità di gestire questi momenti, che vanno messi da parte. C’è da gestire anche l’aspetto psicologico, che in questo momento c’è e che coinvolge alcuni giocatori come De Rossi e Defrel. Schick? Quei minuti ci hanno fatto capire che il ragazzo è ok, ora va gestito sul minutaggio. Ha dato un segnale importante, la sua voglia è veramente tanta. Non ha ancora i 90’, questo è chiaro, quindi non so se con la Spal sia meglio farlo iniziare dal 1’. La gara di venerdì può essere anche l’opportunità per Dzeko per trovare la via del gol. Ora bisogna capire come sta De Rossi mentalmente”.
Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Defrel? Che doveva fare Monchi? Non comprare un calciatore fortemente richiesto da Di Francesco? I due punti persi peseranno o meno, questo non posso saperlo adesso. Sicuramente sono rammaricato”.
Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): “Tutto sommato, riguardando quello che è successo, magari si è un po' esagerato. Ci può stare un pareggio a Genova, si poteva vincere e De Rossi ce l’ha sulla coscienza, ma non mi sembra un dramma enorme. In questo momento bisogna sostenere tantissimo Gonalons. Ha alternato prestazioni pazzesche con delle sparizioni complete. Un po’ come Lorenzo Pellegrini. A Genova c’è stata una bella botta a livello psicologico”.
Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): “Inizio a pensare malissimo della Var, perché va a doppia velocità a seconda di quale squadra giudica. Nell’ultima giornata hanno dato una mazzata a tutte e due le romane. È ovvio che la forza politica di Juve, Inter e Napoli sia superiore a quella di Roma e Lazio. Bisogna vigilare molto, ci sono 4 posti in Champions in ballo per 5 squadre. Domenica scorsa è stato deciso il destino della Lazio e pure della Roma. Le romane danno fastidio e si mira a tenerne fuori una delle due”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104.5): “Non capisco questo complotto della Var contro le romane, non vi seguo. A favore di chi? Io dico che la Var non guarda in faccia nessuno. Il recupero di Sampdoria-Roma sarà decisiva per i giallorossi. A Marassi i blucerchiati hanno battuto tutti. Ora si è fatto male anche Defrel. Il momento della Roma non è facilissimo: ora ci sono alcune partite abbordabili, ma anche quella di domenica scorsa lo era sulla carta. La Roma ha lasciato per strada due punti pesantissimi, che la squadra di Di Francesco deve andare a riprendersi proprio nel recupero con la Samp a Marassi”.
Nando Orsi (Radio Radio Mattino 104.5): “Il Var sta penalizzando le due squadre romane perché danno fastidio alla corsa per i posti Champions. Io ancora non sono convinto nemmeno del rigore di Bastos su Kolarov nel derby. Perché non è intervenuta la Var? Il pareggio al 93’ contro la Fiorentina ha tolto alla Lazio due punti sanguinosi, peggio di quelli persi nel derby”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino 104.5): “Ne ho lette di tutti i colori su De Rossi, in Italia non si attende altro che qualcuno sbagli. Ha sbagliato e non lo giustifico, ma così è troppo. Ha dato uno schiaffetto a Lapadula e quello è andato giù come una pera secca”.
Furio Focolari (Radio Radio Mattino 104.5): “La Roma nel derby ha avuto la Var a favore e non contro. La tecnologia ha limitato i danni dell’83%, non possiamo lamentarci”.
Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): “Chi pensa a un complotto anti-romane crea soltanto un alibi. Il Var interviene solo in casi chiari, non in quelli dubbi. Tutti la vorremmo perfetta, ma è impossibile. Nel prossimo turno la Roma, come l’Inter, ha la possibilità di guadagnare punti visto che si gioca Napoli-Juve. Oggi non esiste nessun complotto, non può esserci visto che non c’è nessuno al comando che lo può decidere”.
Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Se la Roma capisse di avere la necessità di operare sul mercato, la qualificazione agli ottavi di Champions potrebbe dare una mano a gennaio. In quale ruolo? Mi ha sorpreso Di Francesco quando ha fatto riferimento all’attacco. Forse ha capito che per Under va fatto un percorso che non lo metta nelle condizioni di bruciarsi. Questo non vuol dire che l’ha bocciato, ma non è pronto. Comunque io non lo darei via nemmeno a gennaio, ma se dovesse arrivarne un altro diventa difficile. Il talento nel turco c’è, non è un Uçan".
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