Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, TRANI: “Garcia è il facile parafulmine della società e dei giocatori”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
UGO TRANI (Rete Sport): “E’ stato sbagliato tutto dall’inizio. Il discorso è semplice: fai una nuova gestione societaria come è stato a Roma, prendi tanta gente e tutti dicono che sono migliori degli altri. Questo è stato il grande errore. Se te come prima cosa invece di vincere e fare risultati dici che sei più bravo degli altri, hai già buttato la maschera. Garcia è il facile parafulmine della società e dei giocatori, adesso ci si accorge che è tutto sbagliato. Da qualche giorno sento parecchie persone che hanno cambiato idea. Che Baldissoni avesse fatto il passo più lungo della gamba si era capito da prima, poi c’è un ds che continua a fare campagne acquisti incomprensibili. Questa gente si è solo messa l’etichetta di quanto è brava senza fare niente, anzi, ha solo portato alla distruzione tecnica e societaria della Roma. Come mai improvvisamente tutti quanti si sono accorti di quanto diciamo da tempo?".
ADRIANO SERAFINI (TeleRadioStereo): “Dalla conferenza stampa di oggi mi aspetterei qualcosa di diverso, arrivati a questo punto anche Garcia avrebbe bisogno di dire qualcosa. Mi piacerebbe che in qualche modo desse un segnale, anche se non me lo aspetto tantissimo. Fossi in lui qualcosa in più direi a questo punto, anche per dimostrare di essere vivo. Rinuncerei alle solite frasi fatte, diventerebbe stuccante”.
ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport): “In questo momento è difficile prendere decisioni perché forse la decisione che si prende è peggiore della situazione che si sta vivendo. Fiducia? In questo momento difficile averne, ce la puoi avere sperando soltanto in un sussulto dei giocatori, a meno che non ci sia la garanzia che tutto venga azzerato con presupposti completamente diversi, ma non mi pare l’aria. Spalletti è la strada alternativa in questo momento, credo che lui sia disponibile. Chiaro che uno come lui ha bisogno di tempo e vuole un contratto di un certo livello. La Roma in questo momento, invece, vuole evitare di mettere tutto in mano ad un allenatore. Continuo a pensare che nel calcio di oggi l’allenatore deve essere il comandante supremo della barca”.
PAOLA DI CARO (Rete Sport): “A quelle indecenti scritte non voglio dare peso, lasciamole da parte. Per il resto c’è tutto: chi vuole abbattere tutti, chi solo Garcia, chi vuole la transizione. Non c’è dubbio che questa sia un’avventura finita, sia di questo management che di questo allenatore. Con la cessione di Iturbe oggi si simbolizza la fine di questa dirigenza. Cosa c’è adesso? Non c’è una soluzione che possa mettere d’accordo tutti. Sei in un cul-de-sac, qualunque cosa scegli in questo momento avrai una piazza divisa. La scelta di Spalletti personalmente mi lascia perplessa, la vedo come un’altra cosa fatta sull’onda di andare ad accontentare i tifosi”.
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “In questo momento la Roma non ha nulla. Non ha una squadra compatta, non ha il pubblico, ha uno staff tecnico depotenziato, ha un gruppo dirigenziale che ha completamente fallito e che spero si faccia da parte da qui a giugno. Si deve cercare di salvare il salvabile, forse poco ma qualcosa ci potrà dire la partita di domani, per vedere se la squadra ci tiene ad avere questo allenatore o meno. Nell’immediato credo non possa esistere qualcuno che possa curare la Roma. È una squadra da ricostruire, da giugno bisogna ripartire da zero”.
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “La situazione non è irrecuperabile, io proverei a cercare di giocarmi ancora questa stagione senza buttarla via a 6 mesi dalla fine. La Roma non è fuori da tutto, ma se la situazione rimane così lo sarà presto. C’è bisogno di un segnale, che secondo me può essere soltanto l’allontanamento dell’allenatore. Continuo a credere che la Roma abbia una rosa, seppur corta, ancora superiore a quelle di Fiorentina, Napoli e forse anche Inter. Che l'avventura tecnica di Garcia alla Roma mi sembra abbastanza evidente”.
MARCO MADEDDU (TeleRadioStereo): “Capirei di più l’allontanamento forzato di uno tra Sabatini e Baldissoni che quello di Garcia, mi darebbe di più il senso di una programmazione in vista del futuro. L'immagine che ho oggi di Garcia in conferenza stampa è quella di uomo alle prese con una roulette russa, ha solo un colpo possibile in canna. Io non posso credere che l'allenatore delle 10 vittorie consecutive si sia rimbambito completamente, forse c'è anche qualcos'altro. Garcia andrà via da cretino avendo fatto il record di punti della società dal 1927 ad oggi”.
MASSIMO CECCHINI (Rete Sport): “Zeman è una 'persona informata sui fatti'. Anche Burdisso diceva che questa cultura del lavoro a Trigoria non c’era prima dell’arrivo di Luis Enrique. Il problema è che Zeman è arrivato dopo Luis Enrique, ma sembra di risentire storie alla Burdisso. Evidentemente c’è un problema è di fondo. E di una dirigenza che non se la sente di mettersi contro i giocatori”.
MASSIMILIANO MAGNI (Rete Sport): “La Roma sta sfumando in una dissolvenza triste, questo lascia esterrefatti. Vorrei che non fosse definitivo il giudizio su questa proprietà, spero abbiano modo e voglia di rilanciarsi. Ma quello che stiamo vedendo adesso è davvero triste. Credo si potesse risparmiare a Garcia quest’ultima giornata sulla panchina. Garcia traghettatore? Scelta che capire solo se la Roma avesse la certezza di avere Conte in mano”.
GIORGIO DE ANGELIS (Rete Sport): “Oggi voglio credere ancora in Pallotta, però faccio moltissima fatica a credere ancora in questo management. Questa cosa di mandare in panchina domani Garcia… continuare con un interregno alla Bruno Conti non è che ti sposta più di tanto”.
CHIARA ZUCCHELLI (Rete Sport): “Credo che il silenzio di Totti sia il più grande regalo che lui possa fare alla Roma in questo momento”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “Augurare la morte alle persone in nome della Roma si può fare? No, pensa, per me non è così. Non esiste nessun tipo di legittimazione. Forse è un po’ esagerato augurare la morte alle persone, no? Perché sei tifoso della Roma puoi dire qualsiasi cosa? Non è che si può fare tutto. Ci danno dei camerieri, dei servi, dei cagnolini. In nome della Roma secondo loro si può dire qualsiasi cosa. Tutto quello che vorrei dire su Zeman non lo posso dire perché sono a Roma Radio, altrove farei 4 ore di trasmissione solo su di lui. Zeman parla solo quando la Roma perde, quando non lo fa lui lo fa il figlio. Abbiamo cose più importanti a cui pensare di quello che dice un laziale”.
ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Ora ci sono due strade: il traghettatore, tra cui anche Garcia, oppure prendere l’allenatore per il futuro. Conte è un sogno, perché Conte dovrebbe lasciare la Nazionale o dire no ad altri club per prendere una squadra che non sarebbe in Champions ora come ora essendo quinta? Senza Champions non ci sarebbero nemmeno i soldi per fare mercato. Al 90% il prossimo allenatore sarà Spalletti. Una buona notizia per i tifosi, ma ricordatevi che il toscano ha un carattere particolarissimo. Zeman? Queste cose le disse anche quando venne mandato via”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Io credo che i tifosi della Roma si siano stancati di questo allenatore, chi arriva arriva sarebbe ben voluto. Difficile pensare a giugno, credo si pensi di più ad una soluzione rapida. Conte? Io in questo momento non farei troppi sogni, qui c’è il presente da gestire. Io stravedo per quel pazzo scatenato di Bielsa, ma Spalletti conosce l’ambiente, nel bene e nel male. È un ottimo tecnico”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “Spalletti? La Roma è ancora in ballo in campionato e in Champions League, a dicembre rischia di nuovo di ricominciare da capo, cambiando allenatore rischia di allontanarsi dalla zona importante ed un nuovo anno fallimentare. La scelta o la indirizzi verso un progetto di diversi anni oppure prendi un traghettatore e rischi. Ci vuole una sterzata, ma al momento rischi. Forse Zeman avrebbe potuto fare quest’intervista prima, anche se queste cose le ha sempre dette”.
SANDRO SABATINI (Radio Radio): “A me dicono che sarà Spalletti il prossimo allenatore della Roma, mentre Sabatini ha provato il colpo di coda con Bielsa. Ma che senso ha mandare Garcia ‘dead man walking’ sulla panchina dell’Olimpico domani? Mi sembra una cosa controproducente. Le parole di Zeman? Sparare oggi sulla Roma non è proprio bello”.
GUIDO D’UBALDO (Radio Radio): “Garcia se non vince con il Genoa sicuramente è fuori. Se vince c’è un 30% di possibilità che resti, un 40% che arrivi Spalletti, 30% Lippi”.
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Quelli che decidono l’esonero di Garcia si dovrebbero licenziare pure loro, credo che in cuor loro sperino di poter andare avanti con Garcia”.
FURIO FOCOLARI (Radio Radio): “Le cose vanno dette come stanno: uno come Conte è andato via della Juventus dopo aver vinto 3 scudetti dicendo di non poter andare in un ristorante in cui si paga 100 euro avendone 10 in tasca. Se la Roma non si qualifica per la Champions League come fa a prendere Conte? Garcia ha fatto il suo tempo, la Roma deve cambiare subito senza perdere tempo”.
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