Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “La Roma ha difficoltà a prendere i grandi giocatori”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Mario Sconcerti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Di Francesco è stato chiaro, fin troppo, e paga la sua ingenuità perché ancora non abituato a parlare da allenatore di grande squadra. Nastasic è un buon acquisto, ma se ha avuto troppi spostamenti vuol dire che ha dei limiti. La Roma mi sembra che cerchi buoni giocatori ma ha difficoltà a prendere i grandi giocatori”.
Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92.7): "Se non arriva un colpo vuol dire che la Roma ha fatto un mercato al ribasso. Dico con certezza che il colpo non sarà Defrel, è il vice-Dzeko, una riserva, anche se ci si può interrogare sui 20 milioni. Invece si potrebbe prendere il vice-Dzeko con 6-7 milioni spostando il resto su Lucas".
Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Su Moreno credo che la Roma punti molto. Manolas al momento è un giocatore della Roma, ma non so se resterà. E’ il difensore più forte a disposizione, ma è da ‘riacquistare’ accontentandolo con il rinnovo. Fazio è un grande difensore, ma fatica nella difesa a quattro e con Di Francesco servono difensori veloci perché il reparto gioca molto alto”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Douglas Costa era il colpo che doveva fare la Roma. L’erede ideale di Salah. E con la modalità di pagamento della Juve, il prestito con obbligo di riscatto, la Roma poteva farlo. E’ un giocatore fortissimo, che farà le fortune di Allegri e le disgrazie delle concorrenti”.
Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Di Francesco è voluto uscire allo scoperto perché probabilmente ha respirato un’aria strana intorno a lui e, conoscendolo credo che gli dia fastidio. Con le sue parole ha voluto far capire che gli sono stati garantiti degli acquisti ed ora li pretende in tempi brevi. Ha messo dei paletti e per me ha fatto bene. Credo che dei cinque acquisti tre dovranno essere titolari”
Xavier Jacobelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “DI Francesco è un uomo che parla chiaro, non si nasconde dietro un dito, e reclama con garbo rapidità di esecuzione sul mercato. Il suo messaggio è forte e chiaro per Monchi: 5 rinforzi”
Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): “Il fatto che Monchi abbia detto che in porta la Roma è a posto e la mancata citazione di ieri nell’intervista di Di Francesco, mi fa pensare che a Trigoria non pensino di vendere Skorupski. Davanti la Roma deve prendere almeno un giocatore molto importante, e un altro che possa far rifiatare Dzeko. Adesso mi aspetto questi 4-5 giocatori. Se gli attaccanti fossero 2 e non 3, Di Francesco sarebbe contento comunque. Se prendi Defrel e un grande esterno destro, Cengiz Under può anche rimanere in Turchia. Sarà che sono rimasto scottato da Uçan…”.
Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Ieri Di Francesco ha fatto la prima vera intervista da allenatore della Roma. Ha detto una serie di cose importanti e interessanti. Innanzitutto chiarisce le intenzioni sui ruoli da rinforzare. Il discorso sugli attaccanti è musica per le mie orecchie: ha detto che serve un vice-Dzeko e due esterni offensivi. Questo mi fa pensare che voglia un centravanti vero (e non un ibrido) e due esterni, probabilmente a destra. Questo discorso sulla specificità dei ruoli mi ha colpito sin dall’inizio. È evidente che Defrel sia un centravanti che verrebbe preso per fare quel ruolo, non l’esterno d’attacco. Cengiz Under? È una scommessa, ma se la Roma prende il titolare a destra, mi può star bene anche il suo arrivo. Un paio di colpi così da uno come Monchi me li aspetto”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Cengiz Under interessa e molto, ho avuto conferme. Ha fatto una stagione da titolare nella Serie A turca, è il primo campionato di un certo livello che fa. Non può comunque essere il nome più grande di Defrel, anzi, lui è il contrario di un nome. È un ragazzo interessante, che ci sta in un insieme di operazioni, ma resta una scommessa. Nel ruolo di Salah devi avere comunque un altro che sia più una sicurezza. Se dovessero arrivare il ragazzo turco e Defrel, credo che scatterebbe la depressione per l’attesa che si è creata nella piazza. Può essere pure che la Roma compri Defrel come vice-Dzeko, un esterno offensivo importante a sinistra e il turco. Su Defrel la trattativa continua, ma non è ancora chiusa. Credo sia doveroso non commentare qualcosa in costruzione, ma posso anticiparvi che ci sarà grande delusione se dovessero arrivare Defrel e Under. La Roma, comunque, non può farsi condizionare dalla piazza”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Eusebio Di Francesco mi piace, parla in modo chiaro e schietto. E’ un abruzzese tosto, ma anche una gran brava persona dentro. La coppia Defrel-Berardi sarebbe un bel colpo. I tifosi non accetterebbero mai la cessione di Nainggolan, Pallotta lo deve capire: scoppierebbe la rivoluzione”.
Gianluca Lengua (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il confine è già stato superato con le cessioni di Ruediger, Paredes, Salah e la non conferma di Szczesny. Mi chiedo: i dirigenti dove stanno portando la Roma? Come saranno i cinque acquisti? Di livello o mediocri? Con la cessione di Nainggolan si rischierebbe il fuggi-fuggi di tanti altri giocatori. Questo è l’anno prima del Mondiale: i big della Roma hanno paura e lo hanno dimostrato sui social”.
Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): “L’Inter sta aspettando di vendere Perisic per avere i soldi e andare all’assalto di Nainggolan. Monchi ha detto che altri big non sono sul mercato, ma lo aveva detto anche di Ruediger… quindi attenzione”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Alla Roma bastano quattro giocatori: due attaccanti, un centrale e un terzino sinistro. Se li prendi di non grande livello, allora servono a poco. C’è da tenere alto il livello della squadra. Se Monchi ha scaricato Mario Rui, vuol dire che lo spagnolo ha in mano uno forte. Berardi sarebbe un bel colpo come esterno, ma non insieme a Defrel”.
Alvaro Moretti (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma ha perso tre big, oltre al portiere titolare. A me sembra che si stia allontanando dalla Juve. Di Francesco mi piace perché dice le cose come stanno, e ci fa capire che la Roma di oggi è una mezza squadra. Mi sembra che abbia le idee molto chiare, parte da una situazione non facile, con le spalle al muro. Io sto dalla sua parte. Mi chiedo: ma a Nainggolan piace come stanno costruendo questa Roma?”.
Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “In questo periodo tutti gli allenatori sono beli e bravi, ma il 20 agosto inizia il campionato e allora vediamo. Alla Roma arriveranno cinque giocatori, ma saranno di qualità? Il mercato ti offre cose differenti da quelle che tu immagini. Ora alla Roma servono solo giocatori importanti. Moreno, per esempio, non è uno che può sostituire Ruediger. La Roma deve fare un mercato per migliorare e andare a prendere la Juve. Se non lo fa vuol dire che non ha una mentalità da grande squadra”.
Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Quindi alla Roma servono 5 calciatori: un terzino sinistro, un difensore centrale (che potrebbe essere Nastasic), due esterni offensivi e il vice-Dzeko. La Roma aveva bisogno di soldi e pure tanti, quindi ha dovuto vendere. L’ha fatto cedendo due pedine importantissime come Ruediger e Salah. Analizzando i nomi arrivati fino ad adesso, il centrocampo per me è più forte dell’anno scorso. In difesa hai perso Ruediger e hai preso un buon terzino destro. A Nastasic preferirei Rodrigo Caio, mentre sulla fascia sinistra punterei su Willems. In attacco andrei su Lucas Moura. Possiamo immaginare una spesa da 70 milioni in uscita. Rispetto agli anni scorsi, la Roma non sta comprando in prestito. Di questi 5 che devono arrivare, uno può arrivare in prestito oneroso e poi se ne riparla l’anno prossimo”.
Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “Magari a fine marcato sarà una Roma come quella dell’anno scorso, o quasi, ma io dico che non è questa la politica giusta. La Roma non aveva bisogno di cambiare molto ed invece già ha perso tre titolari e un valido giovane ricambio. Con la rivoluzione ogni anno non costruisci mai una squadra vincente”.
Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport – 101,5): “Bravo Di Francesco a mettere i paletti sul mercato. Sono contento del messaggio che ha mandato alla società, gli mette pressione. Non capisco, però, perché chiede due esterni d’attacco: forse non è contento di El Shaarawy?”.
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