(di Paolo Marcacci) Nel suo goal, quello che apre una serata e la facilita ancora di più rispetto al già evidente squilibrio dei valori, c'è un concentrato di tutti quelli che sono i suoi valori tecnici: una "summa" del patrimonio che, a livello di fondamentali, abbiamo sempre ravvisato in Rodrigo Taddei;
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L’ISTANTANEA Bologna-Roma: Semplicemente Rodrigo
(di Paolo Marcacci) Nel suo goal, quello che apre una serata e la facilita ancora di più rispetto al già evidente squilibrio dei valori, c’è un concentrato di tutti quelli che sono i suoi valori tecnici: una “summa” del...
clhe per un lungo periodo avevamo smarrito fino quasi a dimenticarlo, che spesso non abbiamo saputo valutare perché la grande profusione di corsa e sudore ha più volte oscurato piedi dolcissimi. La naturalezza con cui si coordina quando il pallone spiove dalle sue parti, la plasticità con cui esegue la volee che indirizza il pallone nell'anfratto più recondito dello sgabuzzino di casa Gillet, fanno apparire semplice un qualcosa che ha in realtà un grado di difficoltà piuttosto elevato, ma vallo a spiegare a quelli che ti dicono che Taddei è importante per la corsa.
In realtà, avevamo continuato a sostenerlo pure durante il periodo della sua "latitanza", Rodrigo Taddei è ancora oggi uno dei migliori affari in assoluto, per ciò che concerne il rapporto qualità-prezzo, nella storia più o meno recente, fate voi, dell'As Roma. Oggi riscuote consensi, a colpi di prestazioni, crescendo di forma e quelle pregevolezze tecniche che non ha mai lesinato e che, va a sapere come mai, non hanno sempre riscosso il credito che avrebbero meritato nella moderna mitologia da telecamera. Forse perché è meno telegenico di altri e non studia esultanze in favore di teleobiettivo?
Non è importante, non per lui almeno: questo è un giocatore del quale non si parlerà abbastanza, quando ci troveremo a ricordare quegli atleti esemplari in quanto a dedizione, impegno e qualità, grande qualità perché ci piace insistere su questo termine.
Anche attaccamento al club, espressione demodé e che potrà addirittura far sorridere i più smaliziati ma che in Rodrigo Taddei è suffragata oltre che dai numeri anche dalle espressioni, dalle parole e dai fatti, compresa la sofferenza che ha palesato nei periodi in cui né lo stato di forma né la fortuna gli sorridevano. In tempi di iper-professionsimo menefreghista e "calciattori" sopravvalutati, un giocatore autentico, nel senso più pieno e vero del termine, deve essere un orgoglio per un club e per una tifoseria. Obrigado, Rodrigo.
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