Da alcune settimane, sulle scrivanie del Dipartimento Calcio del Fondo Sovrano dell'Arabia Saudita e degli altri club del Paese, ci sono i curricula di diversi dirigenti europei potenzialmente disponibili a scoprire le leopardiane "magnifiche sorti e progressive" della Saudi Pro League. Come riportato da Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, fra questi sono stati notati quelli del general manager Tiago Pinto e della ceo Lina Souloukou, anche se i due non suscitano uguali interessi perché hanno storie e profili differenti. Negli ultimi tempi il g.m. racconta ai confidenti la dura vita del responsabile di mercato della Roma, ricordando come fare il mercato a Trigoria ha in qualche modo "tritato" tanti suoi colleghi. La pressione è tanta e gli onori solo per Mourinho, avendo per giunta i paletti della Uefa da ottemperare e la necessità di plusvalenze da fare E allora, in attesa magari da proposte top dal Vecchio Continente, il caldo dell'Arabia al g.m., insediatosi nel gennaio 2021, potrebbe non dispiacergli, soprattutto avendo il contratto in scadenza fra appena sei mesi.
La Gazzetta dello Sport
Tentazioni arabe per Pinto e Souloukou
Storia differente quella della Souloukou. In questi mesi si è mossa assai bene sul fronte delle sponsorizzazioni e, guarda caso, proprio dei rapporti con Riad. Più complicato per lei il dossier del nuovo stadio a Pietralata, nonostante il via libera offerto al progetto dal Comune. Negli uffici del Campidoglio viene raccontata in certe occasioni anche ruvida, ma l'efficacia del suo operato, sia adesso nella Roma, sia prima all'Olimpiacos, ha acceso tanti riflettori su di lei. Morale: possibile che entrambi restino, difficile però che i Friedkin, a giugno, possano rinunciare a entrambi.
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