Un clamoroso dietrofront da parte dei membri del M5s ha dato nuova speranza a coloro che fanno il tifo per lo Stadio della Roma. «Lo stadio lo abbiamo promesso e lo faremo», ha dichiarato Di Battista. «Lo stadio rientra nel programma, è un nostro obiettivo, nel rispetto dei nostri valori», ammette Di Maio. La Raggi rinnova il suo impegno e nel comunicato pubblicato sul sito del Comune di Roma scrive: «In questi giorni ci siamo molto concentrati sulla revisione finale del progetto per la realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle. Sulla base di un percorso di confronto avviato nelle ultime settimane per verificare gli atti necessari alla conclusione della procedura entro il 3 marzo, abbiamo attivato dei tavoli tecnici con i proponenti. Obiettivo: lavorare con determinazione alla fattibilità del progetto nel rispetto delle regole».
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Stadio: decisive le prossime 48 ore
La telenovela legata al progetto di Tor di Valle sembra non avere fine. Uno spiraglio di speranza ancora c'è
Dopo che è scoppiato il Berdinigate, il "rispetto delle regole" sembra essere chiaro: si parlerebbe di una riduzione light delle cubature, di quel 20, massimo 25% di cui si discute da mesi, che un nuovo tavolo tecnico, previsto oggi, cristallizzerà. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, se tutto filerà liscio, nei prossimi due giorni il sindaco potrà dare al dossier l’approvazione politica della Giunta. Le due settimane che seguiranno, a quel punto, saranno impiegate per portare a casa la variante al piano regolatore. Se Berdini sarà ancora al suo posto, non potrà che seguire la vicenda da spettatore.
(A. Catapano)
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