Dal Verona alla Juventus: domani Kevin Strootman potrebbe toccare le 100 partite in Serie A con la Roma. Dal primo settembre 2013 al 13 maggio 2018, dei 10 compagni che aveva con sé il giorno dell'esordio, domani avrà solo De Rossi e Florenzi. In panchina non c'è più Garcia ma Di Francesco, il terzo allenatore avuto alla Roma. Quella era la prima volta della Roma all'Olimpico dopo il 26 maggio e la faccia di Strootman era la faccia della rinascita, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Questa sarà l'ultima all'Olimpico di una stagione intensa, e chissà se sarà solo un arrivederci o un addio. Dovrebbe scendere in campo dal 1', anche perché Pellegrini non è al meglio per fastidi inguinali, che al momento non sembrano essersi trasformati in pubalgia.
rassegna stampa
“Sì, Roma, voglio vincere con te”. È l’atto d’amore di Strootman
L'olandese fa 100 in Serie A e guarda oltre: "Abbiamo fatto bene, ma non abbiamo vinto niente. Vogliamo di più"
Capitolo preparatori: contattato Pilati, attualmente al Genoa, che però sembra orientato a dire no. "In 5 anni se non ci fossero stati gli infortuni avrei potuto giocare di più - racconta Strootman - ma da quando sono tornato ho disputato tante gare e ne voglio fare ancora molte". Della serie: io qui voglio rimanere e tanti saluti alla clausola da 45 milioni. "Abbiamo dato tutto - prosegue l'olandese - peccato non essere arrivati in finale. Ma vogliamo giocare la Champions anche il prossimo anno, siamo carichi per giocarcela con la Juve". Consapevoli che basterà un solo punto. Poi, dopo il Sassuolo, sarà vacanza. "Abbiamo fatto bene, ma non abbiamo vinto niente - conclude Strootman - Vogliamo vincere e quindi dobbiamo lavorare. Vogliamo di più".
© RIPRODUZIONE RISERVATA