Il calcio trema. Gli indagati dalla Procura di Torino restano tre - Fagioli, Tonali e Zaniolo - ma il timore di chiunque ruoti attorno al mondo del pallone è che quest’ultimo scandalo scommesse possa allargarsi e coinvolgere più giocatori di alto livello, almeno una decina, scrivono Filippo Cornacchia ed Elisabetta Esposito su La Gazzetta dello Sport. I nomi rimbalzano sulle chat dei tifosi, si diffondono fake news, la caccia allo scommettitore sembra sia diventata la nuova passione nazionale. Ma è necessario essere prudenti. Ieri Fabrizio Corona sul suo Dillinger News ha fatto il nome del romanista Nicola Zalewski, che a oggi non è nel registro degli indagati di Torino (la Procura non ha elementi in merito) né nel mirino della Procura federale. Al momento il giocatore sta valutando se rivalersi legalmente su chi ha diffuso la notizia: la Roma – che attualmente lo considera parte lesa – gli ha messo a disposizione un legale, che ovviamente smetterebbe di seguirlo nel caso in cui Zalewski venisse ufficialmente accusato dalla Procura torinese (e quindi da quella federale). Il 21enne giallorosso farebbe parte di una chat a tema scommesse con altri calciatori, ma sulla sua posizione mancherebbero ancora evidenze di un coinvolgimento diretto.
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Scommesse: Fagioli pronto a patteggiare con la Figc e tremano altri 10 giocatori
Gli inquirenti se ne stanno occupando, anche perché le chat da analizzare nell’inchiesta sono diverse e l’esame dei dispositivi sequestrati agli indagati – a partire dagli smartphone e tablet di Tonali e Zaniolo – non è ancora terminato. I tre, è bene ricordarlo, sono accusati di esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa, previsto all’art. 4 della legge 401 del 1989. In pratica avrebbero giocato su siti illegali, quindi non autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Al momento chi si è mostrato più collaborativo è Nicolò Fagioli, che si è autodenunciato ammettendo di aver scommesso sul calcio e ha fornito a entrambe le procure elementi utili alle indagini. Per lui i tempi per arrivare alla squalifica potrebbero essere particolarmente stretti: proprio alla luce delle sue ammissioni e alla condivisione di informazioni utili, per il bianconero - che è già stato ascoltato dal procuratore federale Chinè e che sembra abbia mosso in pochi mesi denaro per cifre vicine al milione di euro - si ipotizza un patteggiamento già nel corso della prossima settimana. In questo caso, secondo l’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva, la sanzione verrebbe dimezzata (per la violazione dell’articolo 24 è prevista la squalifica di almeno tre anni) e si potrebbero aggiungere altre attenuanti per un ulteriore sconto. Quanto alla Juve, accusata dallo stesso Corona di sapere delle scommesse di Fagioli dal primo agosto - circostanza che comporterebbe la violazione dell’art. 24 comma 3, quello dell’omessa denuncia - ieri ha cercato di fare chiarezza con un comunicato: "In merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione, Juventus FC precisa che non appena ricevuto notizia di un possibile coinvolgimento del proprio tesserato Nicolò Fagioli sul tema delle scommesse ha immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura Federale della Figc".
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