rassegna stampa

Salvate il soldato Schick: ci servirà

Il ceco è stato vittima degli attacchi dei tifosi per l'errore contro la Juve. Ma rimane un patrimonio di una Serie A sempre più povera

Redazione

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Il Vangelo secondo Michael Jordan ad un certo punto recita: "Nella mia carriera ho fallito più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Trentasei volte i compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Nella mia vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto". Fossimo in Eusebio Di Francesco, consiglieremmo a Patrik Schick di ripetere queste frasi. Come riporta "La Gazzetta dello Sport", se il ceco avesse segnato, avremmo celebrato non solo il pari della Roma, ma raccontato una favola: l’anatroccolo preso e ripudiato dalla Juve per problemi cardiaci, le infligge un gol "pesante" nella corsa scudetto. La vita, però, non sempre ama il lieto fine e così il giovante si è ritrovato irriso o insultato sui social, mentre lo spogliatoio lo raccontava nel dopo gara psicologicamente devastato.

I protagonisti del calcio del Terzo Millennio devono saper convivere con la potenza devastante dei social che nessuno sportivo del passato ha mai conosciuto.

La vera grandezza sta però nel sapere archiviare il passato e ripartire. Le qualità indiscutibili di Schick non sono solo un patrimonio della Roma, ma anche di una Serie A sempre più povera di stelle. Per questo "S.S.S. – Salvate il Soldato Schick" potrebbe essere l’acronimo non solo dei romanisti, ma anche di coloro che valutano il calcio come atto di fede nel bello che verrà. Sarà questo, in fondo, a farci tutti davvero più ricchi.

(M. Cecchini)