Gli ottimisti lo vedono come un fisiologico pit stop verso il traguardo. I pessimisti come il segnale che il percorso verso il nuovo stadio della Roma è ancora pieno di trappole. Ieri, con la mancata proroga della conferenza dei servizi, e la decisione della Regione di fissare al 30 marzo la data per la presentazione di altri documenti, e soprattutto del nuovo progetto su cui era stata trovata in Campidoglio l’intesa Roma città-Roma squadra, si è capita una cosa: è molto probabile, per non dire certo, che il compromesso sullo stadio a cubature ridotte, dovrà ricominciare l’iter nuova delibera con nuovo «interesse pubblico» con nuova conferenza dei servizi, come riporta Piccioni su La Gazzetta dello Sport.
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Progetto stadio: serve nuova delibera. Lite Raggi-Regione
Niente sospensiva della conferenza dei servizi. Ma Pallotta rassicura: «Si procede bene»
Ieri, il campo centrale è stato la Regione Lazio. Il presidente Nicola Zingaretti ha spiegato che «gli uffici non hanno potuto che prendere atto dell’orientamento in sede di conferenza dal rappresentante unico di Roma Capitale, che ha confermato il parere negativo sul progetto. Orientamento in pieno contrasto con la comunicazione ricevuta da parte del Sindaco di Roma». La confusione è nata dal fatto che in Conferenza il nuovo progetto non è stato presentato. Per il Pd, tutto questo è il segnale delle divisioni all’interno di 5 Stelle. Per la Raggi, invece, la Regione cerca di «creare confusione con vecchi trucchi». Regione che risponde mettendo online il verbale della conferenza dei servizi con il no della rappresentante del Comune. Insomma, è scontro. Una situazione che però non spaventa James Pallotta: «Tutto procede bene».
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