rassegna stampa

Pjanic? No, Pirljanic: crea gioco, dribbla e supera De Rossi

Il bosniaco magistrale in regia: con lui la Juve è corta (32,5 metri) e in mediana fa scacco alla Roma. Il capitano giallorosso è più lento, più macchinoso e il pallone non sempre gira con la necessaria rapidità

Redazione

Piedi buoni e cervello fino: Miralem Pjanic si prende la scena e, di fronte agli ex compagni della Roma, mostra talento, saggezza e spirito di sacrificio. Schierato da regista "alla Pirlo", non si scompone quando viene pressato, lascia che gli avversari lo attacchino e poi li scherza con una finta o con un tocco delizioso, e dà l’avvio alla manovra, scrive Andrea Schianchi su "La Gazzetta dello Sport". Pjanic dimostra di avere ormai mandato a memoria la lezione di Allegri: se vuoi fare il centrocampista davanti alla difesa, devi essere rapido di pensiero e di movimento e devi soprattutto far viaggiare il pallone "di prima". Lui, alla raffinatezza e alla lucidità mentale, ha unito la continuità d’azione di un vero mediano. Ora non si distrae, non si assenta dalla partita, è sempre pronto ad aiutare i compagni in fase di disimpegno e ha pure energie per dettare il pressing. E’ presto per dire che la Juve ha trovato il nuovo Pirlo, anche perché le caratteristiche dei due sono differenti, però con Pjanic ha certamente messo un mattone fondamentale.

Pjanic è sempre nel cuore della sfida, lo testimoniano i 73 tocchi. La Roma, invece, non ha un giocatore simile al centro delle operazioni. De Rossi, che si muove pressapoco nella stessa zona di Pjanic, è più lento, più macchinoso e il pallone non sempre gira con la necessaria rapidità. Il terzetto della Juve in mezzo al campo sovrasta, perlomeno per un’ora, quello della Roma: Khedira si dimostra superiore per qualità atletiche a Strootman, e Nainggolan, fino a che non avanza la posizione, non è né carne né pesce. Matuidi lo argina senza grandi difficoltà. Il belga migliora quando fa un passo in avanti e cerca di piazzarsi tra le linee nemiche. Allegri vuole che la sua squadra resti sempre corta (e lo fa: 32,5 metri) e che il recupero del pallone avvenga vicino alla propria area di rigore, difatti il baricentro risulta molto basso (45,4 metri).