Se prima erano in due, adesso sono in tre, e il terzo si chiama Justin Kluivert. Per la Roma Diego Perotti e Stephan El Shaarawy sono due giocatori importanti, ma è innegabile anche che con l’arrivo dell'olandese la concorrenza, a sinistra, aumenterà notevolmente e gli spazi si ridurranno. La sensazione è che il futuro dei due attaccanti sia davvero ancora tutto da scrivere, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". E potrebbe restarne, a fine mercato, soltanto uno.
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Perotti&El Shaarawy: uno dei due è di troppo nella Roma che verrà
L’arrivo di Kluivert, il ruolo, l’aspetto economico: a fine mercato potrebbe restare solo uno tra il Faraone e l'argentino
Sulla carta El Shaarawy sembra l’indiziato numero uno a partire: è del 1992, mentre Perotti ha 4 anni in più, vede la porta con più facilità (8 reti più dell’argentino, che è rigorista) e ha più mercato. Piace in Italia, soprattutto alla Fiorentina, piace all’estero, ha rifiutato un paio di volte la Cina, ed è a bilancio per un decina di milioni, cifra che consentirebbe alla Roma di realizzare una plusvalenza visto che per Monchi ne vale almeno 18. C’è un però: El Shaarawy piace tanto al direttore sportivo e a Di Francesco che lo considerano adattissimo al gioco dell’allenatore. Privarsene non sarà semplice.
Rispetto ad El Shaarawy, Perotti guadagna di più (3 milioni), e ha un contratto fino al 2021, rinnovato a dicembre. Piace al Villarreal, ma lui non ha molta voglia di tornare in Spagna dopo l’esperienza al Siviglia, e piace in Premier, dove Pochettino ha fatto il suo nome alla dirigenza del Tottenham. L’idea di trasferire tutta la famiglia non lo alletta, ma Londra è una città che potrebbe convincerlo a cambiare idea. La Roma lo ha pagato 10 milioni, è a bilancio per 8, in teoria per Monchi potrebbe essere venduto almeno a 15. A Trigoria non sono arrivate, ancora, offerte ufficiali, ma solo sondaggi tramite intermediari. Se poi si concretizzeranno si scoprirà soltanto nei prossimi giorni.
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