rassegna stampa

Nuove corse Roma. Peres e Silva sono alla fermata Chievo

Il brasiliano: "Il terzo posto? Dipende solo da noi". E l’argentino prova a bissare la trasferta di Ferrara

Redazione

Bruno Peres lo chiama "miracolo", magari a Trigoria qualcun altro la chiama "impresa", ma il senso poco cambia: la Roma contro il Liverpool è chiamata a ribaltare il pronostico e per certi versi sembra più difficile che con il Barcellona. Prima però c’è il Chievo e per il brasiliano l’appuntamento conta: a Sky dice che non sa se giocherà e se la cava con il classico "decide il mister, io sono a disposizione", ma la realtà - riporta "La Gazzetta dello Sport" - è che domani sia lui sia Jonathan Silva dovrebbero essere confermati sulle fasce. L’argentino ha dato risposte positive contro la Spal, in Champions non può essere impiegato, Di Francesco deciderà dopo la rifinitura di oggi, ma entrambi hanno buone possibilità. Bruno Peres ne ha di più e lui, almeno a parole, sembra aver capito quanto per la Roma sia importante la partita contro il Chievo: col terzo posto in ballo, da contendere a Lazio e Inter, non si possono fare passi falsi. "Ma dipende tutto da noi – ricorda il brasiliano – perché siamo davanti e se le vinciamo tutte siamo qualificati. Intanto pensiamo al Chievo, tutto dipende da come prepari le partite e quelle contro le piccole sono le più difficili. Dobbiamo essere intelligenti e non mollare nulla". Domani dovrebbe tornare la difesa a 4, ma Peres non ci sta a sentir parlare di moduli: "Col Barça, giocando a tre, era tutto perfetto, poi perdi una partita e cambiano i giudizi. Noi possiamo giocare in più modi, l’importante è essere pronti". Pronto, almeno a Ferrara, ha dimostrato di essere Jonathan Silva: la Roma difficilmente lo riscatterà (termini scaduti), ma lui si allena tutti i giorni per cercare di convincere Monchi a rinnovare il prestito. Domani potrebbe avere una nuova occasione, perché Kolarov è stanco, e sarebbe il debutto all’Olimpico. In Champions non ci sarà, perché non in lista, Bruno Peres invece sì, anche se giocherà Florenzi. Ma, stando alle sue parole, è come se dovesse scendere in campo immediatamente: "Se non ci crediamo non ci alleniamo neanche. Dobbiamo essere umili, loro sono forti, ma lo siamo anche noi. Dimostriamo di avere più voglia, ce la possiamo fare".

(C. Zucchelli)