Dal taccuino del primo tempo: pressing alto; gioco in ampiezza; frequenti tagli delle mezzali; costante arretramento del centravanti. Dal taccuino della ripresa: squadra troppa bassa; poco possesso; errori individuali in fase di disimpegno; stanchezza generale. Italia a due facce, scrive Andrea Schianchi su "La Gazzetta dello Sport".
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Nazionale, Balotelli arretra e Pellegrini si inserisce: buone idee
Nel primo tempo il pressing alto consente di avere il dominio del campo. Azzurri troppo bassi nella ripresa
Contro l'Arabia Saudita Mancini si affida al 4-3-3, il centrocampo che è il cuore del gioco poggia sul perno Jorginho e sugli stantuffi Florenzi (a destra) e Pellegrini a sinistra. Alla manovra partecipano, con costanti ripiegamenti e profonde incursioni, anche le ali Politano e Insigne. Si nota subito un movimento che viene provato e riprovato contro la statica retroguardia dell’Arabia: evidentemente è stato studiato in allenamento. Balotelli arretra, lascia vuoto lo spazio del centravanti e in questa zona si buttano a turno le mezzali. E’ poi lo stesso Supermario, o il regista Jorginho, a cercare l’imbucata per i compagni che si sono inseriti in attacco. Sia Florenzi sia Pellegrini si muovono con i giusti tempi in questo schema, e spesso si trovano in zona pericolosa a testimonianza del fatto che l’azione viene eseguita come l’allenatore ha pensato e richiesto. Da quanto tempo una mezzala azzurra non calciava con tanta frequenza? Il centrocampista della Roma, inoltre, si spende per i compagni ed effettua 4 sponde per favorirne gli inserimenti, e crea 2 occasioni importanti.
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