Radja Nainggolan si esercita con prudenza sia sulle previsioni per l’attuale stagione, sia sulla «normalità» a cui il nuovo ruolo lo avrebbe costretto. "Adesso faccio più lavoro sporco – dice – impegnandomi di più in fase difensiva. Visto i complimenti che arrivano su questo fronte, è segno che allora sto facendo bene. I gol arriveranno, non ho questa smania. Certo, possiamo fare meglio che vincere 1-0; se hai solo un gol di vantaggio potresti anche pagarlo prima o poi, ma se ho la certezza di vincere me ne prendo anche trenta di risultati così. Sappiamo di avere grandi margini di crescita, ma in questo momento, però, l’importante è avere consapevolezza di ciò che stiamo facendo".
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Nainggolan ringhia: “I gol arriveranno. Adesso battiamoli e poi voliamo”
Il centrocampista parla alla vigilia della sfida col Chelsea: "Ora faccio più fase difensiva e i risultati si vedono. Se vinciamo il passaggio del turno è vicino"
Una consapevolezza che prenderebbe il volo se stasera la Roma battesse il Chelsea, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport": "Vincendo faremmo un bel passo avanti per la qualificazione. I risultati ultimamente sono positivi, ma possiamo fare meglio. Non so se, dopo la bella gara di Londra, stavolta sarà più difficile. Sappiamo che possono recuperare dei giocatori e ultimamente sono tornati a fare risultati positivi. Bisogna sempre rispettare l’avversario, stiamo parlando di una grande squadra (a proposito, Nainggolan è andato nel ritiro del Chelsea per salutare Courtois, Hazard e Batshuayi, suoi compagni in nazionale ndr). Ce la dobbiamo giocare. Siamo in casa, spero che ci sarà lo stadio pieno".
Nainggolan ha ormai acquistato l’esperienza che occorre per evitare proclami: "Negli anni passati si è sempre parlato di Roma da scudetto, quindi facciamo che quest’anno non diciamo niente e magari arriverà qualcosa di importante, altrimenti stiamo sempre a dire le cose al contrario. Ogni anno abbiamo avuto una squadra forte, ma il campionato quest’anno è diverso. Si sono rafforzate tanti altri club, c’è un po’ più equilibrio. La mia impressione è che qualsiasi squadra con cui ho giocato qui a Roma era competitiva, ma abbiamo sbagliato qualche partita, altrimenti avremmo parlato di altre cose. Quest’anno la squadra è forte, però lo era anche l’anno scorso. Vedremo alla fine dove possiamo arrivare. Sono sempre i risultati che parlano. In fondo siamo ancora all’inizio della stagione e la strada è molto lunga".
Inevitabile un commento sul turnover di Di Francesco: "Ogni giocatore vorrebbe giocare tutte le partite Penso sia normale altrimenti non faresti il calciatore. Per arrivare agli obiettivi, comunque, è anche giusto riposarsi ogni tanto perché altri possono star meglio. In questo momento stiamo ruotando un po’ e i risultati ci sono, perciò credo faccia soltanto bene alla squadra". Respinti tutti i complottisti che a inizio stagione lo volevano non entusiasta dell’allenatore.
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