Radja Nainggolan ha la sciarpa nerazzurra al collo e sbuca dal portone della sede dell’Inter, a due passi dal Duomo, per farsi abbracciare dall’onda dei tifosi: sono le 18.34 e il Ninja day raggiunge l’apice con la veloce passerella dedicata a telefonini e telecamere, scrive Carlo Angioni su "La Gazzetta dello Sport". Il trequartista belga sorride, saluta, si fa il più classico dei selfie con i tifosi sullo sfondo e poi torna dentro l’ascensore e risale nel ventre del palazzo nerazzurro per parlare con la dirigenza e con Luciano Spalletti, l’uomo che l’ha voluto sin dal primo minuto.
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Nainggolan-Inter: sì fino al 2022
Radja fa le visite mediche e firma, oggi l’ufficialità. Spalletti: "Sono molto felice, raggiunto ciò che volevamo"
Oggi ci sarà l’annuncio: il 30enne centrocampista, pagato 38 milioni alla Roma (24 milioni cash più i cartellini di Santon e Zaniolo, valutati 14 milioni), ha firmato un contratto di 4 anni (sino al 2022), con un ingaggio di 4 milioni fissi più bonus, diventando il secondo giocatore più pagato dopo capitan Icardi. Un grande acquisto, come dicono a fine serata Spalletti e il d.s. Piero Ausilio, prima di chiudere il lungo lunedì a cena con Radja e il suo agente. "Sono felice, raggiunto ciò che volevamo", dice il tecnico. "Nainggolan è un giocatore decisamente importante. A Roma è stato determinante, è un giocatore top", ribadisce Ausilio. Il Ninja day era cominciato molto presto tra l’Hotel Melià, le visite mediche divise tra Humanitas e il Coni regionale, la sede nerazzurra in corso Vittorio Emanuele per firmare il contratto. Poco dopo le 9 la prima tappa è all’Humanitas di Rozzano, zona periferica a sud della città, per le visite mediche nerazzurre. Il 30enne trequartista belga entra da un ingresso secondario, risveglia la curiosità tra i corridoi dell’ospedale e si mette subito al lavoro con i test sotto gli occhi del professor Piero Volpi, il responsabile del settore medico dell’Inter. Radja è in forma, segno che in queste vacanze ha fatto una vita da vero atleta. Un’ora dopo, superati positivamente i primi esami, c’è il ritorno in albergo, un po’ di riposo, poi il pranzo e via per la seconda tappa delle visite, per ottenere il certificato di idoneità Coni. Davanti al palazzo del Comitato Olimpico lombardo il Ninja arriva in auto da solo, alle 14.40. Al Coni, in attesa da quasi due ore sotto un sole bollente, ci sono circa 150 persone. Radja, con un sorriso appena pronunciato, passa in mezzo a tante maglie nerazzurre: i tifosi lo acclamano e lo trascinano con i primi cori. Lui risponde concedendo qualche «cinque» e poi si infila nel palazzo per i test atletici sotto sforzo. Rimane dentro poco meno di un’ora.
Dopo Radja torna in hotel e aspetta la chiamata del club. Nel frattempo, in corso Vittorio Emanuele, i dirigenti nerazzurri – in testa Ausilio e Gardini – lavorano agli ultimi dettagli dell’accordo. In sede arriva anche Spalletti, che già un anno fa aveva provato a portare il Ninja a Milano. I due, che insieme hanno furoreggiato a Roma, si riabbracciano poco prima delle 18: parlano di Inter, di progetti, di presente e futuro immediato con la dirigenza. Nel frattempo, davanti alla sede, sotto i portici, il numero dei tifosi cresce ogni minuto. Ora Radja ha la sciarpa nerazzurra al collo: i tifosi lo osannano, Nainggolan a Milano è già un idolo.
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