Vincenzo Montella, allenatore della Turchia, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Secondo il quotidiano è uno dei possibili candidati alla panchina della Roma in caso di addio di Juric. L'ex attaccante giallorosso ha anche parlato della squadra e dell'esonero di Daniele De Rossi. Queste le sue parole:
la Gazzetta dello Sport
Roma, per la panchina spunta Montella: “Una chiamata mi metterebbe in imbarazzo”
La "sua" Roma è in crisi profonda... "Sta vivendo una situazione paradossale, al di là della brutta sconfitta di Firenze. Negli ultimi anni ogni volta che vedevo la Roma all'Olimpico mi sembrava di rivivere l'atmosfera dello scudetto del 2001. In pochi mesi si è sfaldato tutto: i tifosi contestano e non entrano allo stadio. Senza i tifosi della Roma, non c'è la Roma. Bisogna innanzitutto recuperare il rapporto con loro. Il romanismo non è una parola vuota. Chi ha vissuto la Roma, lo sa".
Cosa pensa dell'esonero di De Rossi? "Mi è dispiaciuto perché Daniele è un amico ed è bravo. Ma non entro nel merito della scelta del club. Non sarebbe corretto da fuori".
Come giudica la rosa? "Ampia con tante alternative, ma bisognerebbe studiarla dall'interno per capire quale disposizione può valorizzare meglio i giocatori. Ma sulla carta c'è il materiale per lottare per la zona Champions".
E se la Roma la chiamasse in questo momento? "lo sono molto felice di essere il ct della Turchia, ma mi metterebbe in forte imbarazzo. Come chiunque dovesse ricevere una chiamata da un club dove ha vissuto gran parte della sua carriera e ha lasciato un pezzo di cuore".
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