rassegna stampa

L’amarezza di Strootman: «Brutto k.o.»

L'olandese: "La federazione dovrebbe fare qualcosa per i 'buu' a Ruediger. Dobbiamo guardare avanti, ma non è ancora finita"

Redazione

Non aveva mai perso il derby Kevin Stroot­man, anche perché quando la Lazio vinse l’ultimo, la finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013, era ancora un promettente centrocampista del Psv Eindho­ven: quella sconfitta costrinse la proprietà a inve­stire, per chiudere le delusioni dell’annata di Ze­man e Andreazzoli, e l’olandese sbarcò nella capi­tale. Quattro anni – da completare – tre infortuni al ginocchio e cinque derby: prima di ieri aveva due pareggi e due vittorie, l’ultima da protagoni­sta assoluto, lo scorso 4 dicembre, con quella palla rubata a Wallace e messa in rete al 19’ della ripre­sa, sullo 0-­0. Ieri il difensore brasiliano si è preso la sua rivincita, e l’olandese si è trovato a com­mentare una sconfitta che brucia. «Dopo il van­taggio per loro è stato tutto facile perché giocava­no bassi e compatti, e si sono difesi bene. Ma, in generale, stavolta, hanno giocato meglio di noi». La Roma non ha trovato la via del gol, pur tenendo in mano a lungo il pallino del gioco. «Nella ripresa non abbiamo sfruttato le occasioni. Tante cose non sono andate, ma non le vengo a dire a voi», come scrivono Oddi e Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

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Sui ritardi nella ripresa del gioco, Strootman chiarisce: «Non me la prendo con i rac­cattapalle, sono dei ragazzini, non dobbiamo prendercela con loro ma con chi gli ha detto di fare così. E la federazione dovrebbe fare qualcosa per i “buu” a Rüdiger: per fortuna erano in pochi, e Toni non ha risposto». Polemiche a parte, il cen­trocampista resta ottimista sulle possibilità di ri­baltare il risultato nel ritorno del 5 aprile. «Certo che possiamo. Non faccio le percentuali, ma so che faremo di tutto per arrivare in finale. È una brutta sconfitta ma ora dobbiamo guardare avan­ti: era una partita speciale ma non è ancora fini­ta».