La Roma passeggia con il Pescara, risponde con 4 gol ai 6 della Lazio e vola a più 4 sul Napoli rafforzando il secondo posto, ma già sul 4-0, quando tutti cercano Dzeko per farlo entrare nel tabellino dei marcatori, Spalletti decide di toglierlo, prendendosi gli insulti del bosniaco. Con il rischio di creare un caso proprio alla vigilia del derby, scrive Alex Frosio su "La Gazzetta dello Sport". E anche la squadra sembra subire subito il contraccolpo, perché smette di giocare e finisce per incassare il gol dell’1-4.
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La Roma sul velluto. Poker al Pescara che scende in B, Napoli spinto a -4
Uno-due di Strootman e Nainggolan, poi la doppietta di Salah: tutto troppo facile per i giallorossi che consolidano il secondo posto
Intanto, viene scritto il primo verdetto della stagione: Pescara retrocesso. Il destino era segnato, e da ben prima che Zdenek Zeman tornasse a sedersi su quella panchina. Fino al "fattaccio" di Dzeko, tutto troppo facile per la Roma. A lungo la partita è stata una specie di undici contro zero. E infatti dopo nemmeno due minuti gli spallettiani avrebbero già la testa avanti se avanti non fosse giudicato (forse sbagliando) Salah in fuorigioco rispetto alla difesa biancazzurra. Gol annullato. Il Pescara controlla gli avversari a un metro abbondante di distanza, non prevede marcature preventive, non accenna pressing. Insomma, campo libero. Alla Roma basta mettere palla in verticale per rendersi pericolosa. Così costruisce sei occasioni nei primi venti minuti (e 15 conclusioni nel primo tempo), con El Shaarawy che se ne mangia un paio, Dzeko e Strootman che sbagliano mira, Nainggolan che colpisce la traversa di prepotenza, legno numero 19 del campionato romanista.
La Roma la chiude a cavallo dei due tempi. Solito schema: affondi verticali, e a Paredes non sembra vero di poter lanciare così, e inserimenti degli interni, che affondano in una difesa slabbrata. Strootman segna il gol del vantaggio al 44’ a porta vuota su assist di El Shaarawy, Nainggolan fa il 2-0 un minuto dopo su coproduzione di Salah e Dzeko in campo aperto. Il terzo nasce da una penetrazione di Emerson, scarico per El Shaarawy e secondo assist per il primo gol di serata di Salah, che poi fa 13 (gol in campionato) nel modo già descritto. E quando tutti cercano Dzeko per farlo segnare, il bosniaco esce: direttamente negli spogliatoi, senza passare dal via. La Roma si ferma, il Pescara si fa vivo: paratona di Szczesny su Caprari, gol di Benali, palo finale di Biraghi su punizione. Con la rete pescarese fanno 48 gol di giornata, record da quando la Serie A è tornata a 20 squadre.
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