Sarà un'altra prima volta. Come quella dell'esordio assoluto del 2001, giunto addirittura in Champions, del suo primo gol in giallorosso, al Torino, nel 2003, o del primo derby vinto ,nel 2006, quello delle 11 vittorie consecutive e della sua esultanza cult sotto la Sud. Sarà soprattutto la prima volta in cui Daniele De Rossi si sentirà allenatore per davvero. Scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, perché adesso è a casa sua, dove sognava di essere fin da quando ha deciso di fare questo nella sua seconda vita: allenare, guidare, condurre. Cose che in campo gli sono venute sempre molto bene e che ora spera di riproporre anche dalla panchina. E se l'avventura alla Spal non è andata come pensava, quella a Roma se la immagina completamente diversa. “La Roma non si può rifiutare, è successo anche a Pirlo con la Juventus”, dice lui “Ci sono uomini che rifiutano e altri che si buttano dentro. Avrei detto di no solo se avessi pensato che la squadra fosse scarsa. E invece penso che siamo forti e il lavoro ci farà fare belle figure e aiutare anche me come sviluppo di carriera. Dove lo vedremo tra qualche mese. Di certo mi sentirò l’allenatore della Roma, anche se pensavo di diventarlo con un processo più graduale”.
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“La Roma non si può rifiutare, avrei detto di non solo se avessi pensato che la squadra fosse scarsa”
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