rassegna stampa

Fazio mundial: “Corta e veloce, l’Argentina gioca proprio come la Roma”

Il Comandante a tutto campo dal ritiro della sua nazionale. E poi vola a Siviglia per la nascita del figlio

Redazione

La sorpresa più bella gliel'ha fatta la compagnia spagnola che gli ha permesso in poco tempo di trovare un volo privato per Siviglia per assistere alla nascita del suo primo figlio. "Pensavo che non ce l'avrei fatta", ha confidato Federico Fazio dal ritiro dell'Argentina. Subito dopo è tornato a Barcellona, perché il Mondiale chiama e lui non vuole perdere l'occasione, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". "Ma chiedo a mia moglie Alejandra di mandarmi continuamente delle foto, sto sempre col telefono in mano ad aspettare, voglio sapere tutto e cercare di non perdermi ogni momento".

Intanto la signora è riuscita a fargli un'altra sorpresa: un video, mandato in onda da TycSports, in cui il piccolo Tomi chiede al papà, tramite la mamma, di tornare a casa con la coppa. Inevitabile la commozione di Fazio: aver visto suo figlio solo per poche ore gli pesa, anche se con l'Argentina di Messi sta provando a conquistare un sogno: "Non sarà facile, ma noi faremo di tutto". I media argentini dicono che è uno dei leader del gruppo e che parte avanti nella considerazione di Sampaoli.

Fazio ha paragonato il c.t. a Di Francesco: "Siamo una squadra corta, veloce e che utilizza una pressione alta, nell'Argentina mi sembra di essere nella Roma. Abbiamo un solo obiettivo, che è quello di vincere. Siamo un gruppo unito dentro e fuori dal campo. Dobbiamo lavorare per correggere gli errori e migliorarci come stiamo facendo, la strada mi sembra quella giusta". Parole che potrebbero essere trasferite a Trigoria, dove Fazio è diventato uno dei leader. Arrivato nel 2016 dal Tottenham, è partito in sordina, ma in poche settimane è diventato un punto fermo della difesa giallorossa. In due stagioni ha avuto una continuità incredibile, con 93 partite disputate tra campionato, Champions, Europa League e Coppa Italia. Sei le reti segnate. Per Spalletti era un punto fermo, così come per Di Francesco. Monchi gli ha rinnovato il contratto fino al 2020 col benestare di Pallotta, e non è escluso che possa arrivare un ulteriore prolungamento, ma se ne parlerà a settembre.