Quando Artem Dovbyk entra a pieno regime, è difficile fermarlo. E la Roma può già dirsi orgogliosa del suo centravanti. I tre gol di fila tra Serie A e Europa League hanno dimostrato una volta di più come l’ucraino sia un bomber vero, da top club. Lo si è visto in particolare giovedì sera contro i baschi: una rete di alto livello stilistico così bella da sembrare facile quando invece non lo è per niente. E allora, è già Dovbyk-show, se si considera pure che l’attaccante ha realizzato i suoi tre gol stagionali, utilizzando il destro a Genova, il sinistro contro l’Udinese e la testa contro il Bilbao in Europa. E i tifosi giallorossi - sottolinea Alessio D'Urso su 'La Gazzetta dello Sport' - ne stanno apprezzando la freddezza sottoporta. Quella di un interprete del ruolo moderno, che non ha quindi solo l’istinto-killer davanti al portiere, ma che è anche un ottimo attaccante-boa.
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Ecco il vero Dovbyk
Acquisita fiducia e reso così rapido l’ambientamento in Italia, Dovbyk ha pure iniziato a parlare da leader, rivolgendosi ieri sui social proprio a quei tifosi dell'Olimpico che hanno cominciato ad applaudirlo a scena aperta: "Non siamo soddisfatti per il risultato del match di esordio in Europa League, ma andiamo avanti. Ci vediamo domenica", ha scritto su Instagram. Anche col tecnico Ivan Juric l’attaccante ha trovato subito il feeling giusto. L’allenatore lo sta motivando a dovere, dandogli la continuità di cui ha bisogno per dispiegare al meglio il suo gioco. E Dovbyk, da parte sua, ricambia in campo le attenzioni del croato portando pure sul portatore di palla avversario quel pressing alto che può consentire alla squadra di alzare il baricentro e proporsi con incisività in attacco. Con le sue due tifose speciali, la moglie influencer Yuliia (che lo sta aiutando nell’apprendimento dell’italiano) e la figlia Kira, non c’è dubbio che tutto ora appare in discesa per l’attaccante.
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