Dovbyk spreca contro l’Everton. De Rossi: “Ma la squadra mi piace”

Qualche luce si è vista, ma anche qualche ombra. E forse è normale così, in un momento di costruzione. Sta di fatto che la Roma chiude il suo ritiro inglese con un pareggio per 1-1 in casa dell'Everton, dove ad un buon primo tempo ha fatto da contraltare una ripresa dove i giallorossi hanno fatto fatica, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Ad aprire le danze capitan Pellegrini su un'invenzione di Soulé, il pareggio nella ripresa di Calvert-Lewin, bravo a sbarazzarsi di Ndicka ed a freddare Svilar. De Rossi disegna un 4-3-3 in cui le due mezzali (Le Fée e Pellegrini) giocano alte e gli esterni d'attacco (Soulé e Zalewski) che giostrano un po' sulla linea laterale e un po' dentro il campo, per lasciare spazio alle sovrapposizioni dei terzini. L'attesa però è tutta per Dovbyk, che deve ancora carburare e prendere confidenza sia con i compagni, sia con il sistema di gioco. Il gigante ucraino ha due buone occasioni per far gol (clamorosa la prima, dove spedisce fuori a tu per tu con Pickford), ma le spreca entrambe. Poi tanta volontà e poco altro. Ci sarà tempo per rifarsi, anche perché è un po' tutta la Roma che deve crescere, sia come intensità sia come gioco. Perché se nel primo tempo si è intravista qualche idea interessante, nella ripresa l'Everton è stato padrone del campo, pareggiando e sfiorando il gol in almeno altre tre occasioni (bravo Svilar prima su uno scatenato Ndiaye, poi su Calvert-Lewin e infine su Harrison). Dybala ha giocato solo gli ultimi 15 minuti, Baldanzi è andato a fare la mezzala, una situazione tattica in cui Daniele De Rossi crede tanto. "Sono contento dei primi 50-60 minuti, poi abbiamo perso un po' di campo - dice alla fine il tecnico - Ma la squadra inizia ad avere tante caratteristiche che mi piacciono".