Forse, quando durante il ritiro di Trigoria, sotto un torrido sole, Eusebio Di Francesco se la prendeva con i giocatori per i pochi movimenti di squadra davanti al portiere ("Insieme, insieme", gridava), aveva già capito tutto. Magari fin dall’estate il tecnico aveva la percezione che, in fase difensiva, questa stagione per la sua Roma sarebbe stata l’opposto di quella precedente, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Di certo, nonostante da quel giorno siano passati più di sei mesi, lui e i calciatori non sono stati in grado di ovviare al problema, se non in rare occasioni: la Roma subisce tanto, troppo, come quasi nessuno tra le migliori d’Europa.
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DiFra senza difesa: incassa troppi gol e perde tanti tackle
Rispetto allo scorso torneo ha subito 20 reti in più. Olsen non è un top, ma il guaio è tutta la fase difensiva
È l’intera squadra che non sembra più capace di proteggere Olsen e questo si traduce in numeri che certificano la crisi. Di tutte le squadre che saranno impegnate negli ottavi di Champions, fino all’ultimo turno disputato, la Roma era quella che aveva la peggior difesa in campionato. Solo il Manchester United, con 35 reti, ha fatto peggio. De Rossi e compagni sono a 29, il Porto che affronteranno tra 10 giorni ne ha incassate 11. Il Liverpool di Alisson fino allo scorso week end era a 14, persino lo Schalke, in Germania, era fermo a 27.
Non è che in patria le cose vadano meglio: la Roma è la decima difesa della Serie A a pari merito con l’Udinese. Meglio hanno fatto Juventus, Napoli, Inter, Milan, Samp, Lazio, Fiorentina, Torino e Parma. Considerando anche le coppe, in tutta la stagione sono 44 i gol incassati, 20 in più di un anno fa a questo punto.
Contrasta poco, e Di Francesco lo fa presente quasi ogni volta che parla. A centrocampo De Rossi tornerà domani dopo tre mesi e Strootman e Nainggolan sono andati a cercare (poca, molto poca) fortuna altrove, Kolarov e Fazio non stanno ripetendo la stagione dello scorso anno, così come Florenzi e Manolas, tra i migliori, ma troppo spesso costretti a giocare in condizioni non ottimali. Non solo: la Roma è una squadra disunita, in cui vengono recuperati pochi palloni (quello che ne recupera di più è Fazio con 66, appena al numero 24 della classifica generale del campionato) e i cui giocatori non mettono paura agli avversari, visto che nella graduatoria dei falli subiti il primo romanista presente è Ünder con 26, al quarantacinquesimo posto generale.
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