Ieri sera è arrivata la matematica certezza: la Roma sarà presente anche alla Champions del prossimo anno. Una qualificazione che è il più grande risultato in campionato di Di Francesco da allenatore, scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport": "Quanto sia importante questa partita ce lo siamo detti nello spogliatoio, tranquilli – ha spiegato –. Vogliamo mantenere il terzo posto, un obiettivo importante da centrare. E per prestigio e mentalità è giusto ambire ad arrivare terzi, è un desiderio mio, della squadra e della società". E allora zero calcoli, visto che il punticino non serve più: "Dico di più: tra Juventus e Sassuolo l’obiettivo dev’essere quello di fare sei punti". E qui pare arrivare una frecciatina al collega Luciano Spalletti, che venerdì aveva fatto riferimento alla classifica accorciatasi tra Inter e Roma rispetto a 12 mesi fa: "Qui si può dire -14, -15, -11, -8, -9...ma alla fine lascia il tempo che trova. Conta solo chi vince e chi raggiunge determinati traguardi".
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Di Francesco: “Inseguo 6 punti. E per il titolo servono colpi”
Il tecnico della Roma alla vigilia della sfida contro la Juve: "Dovremo migliorare, rinforzandoci dove siamo un po’ deficitari. Io alleno, non faccio campagne acquisti. Nelle scelte il tecnico è importante, ma i conti li fa la società"
E il traguardo resta la Juve: "Hanno una mentalità interna che ha dato continuità e abitudine alla vittoria. Lo hanno dimostrato anche quest’anno, quando si pensava che lo scudetto sarebbe andato da altre parti: sono sempre rimasti sul pezzo. La Roma è sempre stata dietro in questi anni, non è che arrivo io e trovo la medicina giusta per risolvere il problema. Qualche passo in avanti l’abbiamo fatto, cercando e riuscendo a trattare quasi tutte le partite allo stesso modo, come fanno loro. Ma per il resto dovremo migliorare, rinforzandoci dove siamo un po’ deficitari. Io alleno, non faccio campagne acquisti. Certo, nelle scelte il tecnico è importante, ma i conti li fa la società. La Roma deve ambire a fare sempre meglio per avvicinarsi agli altri in campionato e ripetere quanto fatto in Champions. L’Olimpico deve tornare a essere un fortino, la stessa Juve costruisce molti dei suoi successi sul fattore interno. Ma una cosa posso dirla: il gap con i bianconeri sul piano mentale è diminuito".
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