Otto cambi rispetto alla partita con il Crotone, un’altra Roma eppure sempre la stessa Roma. Un altro 1-0, la difesa ancora senza gol incassati, nove punti in una settimana. "Ma questa vittoria non la chiamerei sporca — dice Eusebio Di Francesco — Abbiamo creato i presupposti per far male, il Bologna ci ha impensierito con i tagli, ma la nostra linea difensiva ha lavorato molto bene. E poi avevo chiesto ai miei di fare gol su calcio d’angolo: ne avevamo battuti 78 senza mai segnare, finalmente sono stato accontentato. La partita è sempre stata sotto il nostro controllo, anche se specie nel primo tempo potevamo e dovevamo essere più lucidi per chiudere il match. A volte siamo poco convinti negli ultimi 20-25 metri. Il turnover? Con il Chelsea mi serviranno forze fresche, la squadra ha sposato il mio pensiero". Dzeko ora resta l’unico a non essere mai uscito dai titolari, ricorda Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport": "Il gol se l’è tenuto per martedì, me l’ha detto negli spogliatoi — ha scherzato DiFra — Sono felice, perché la squadra sta migliorando e vuole portare avanti il mio credo. La fase difensiva? Ci lavoriamo molto, c’erano state alcune difficoltà iniziali: anche se non siamo velocissimi sappiamo leggere bene le situazioni".
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Di Francesco: “Bella prova. Mio figlio qui? Sì, quando andrò via…”
Il tecnico della Roma dopo la vittoria col Bologna: "La squadra sta migliorando e vuole portare avanti il mio credo. Dzeko? Il gol se l'è tenuto per martedì"
Qualche situazione pericolosa gliel’ha creata anche il figlio Federico: "Se potrà venire alla Roma in futuro? Quando andrò via io, potrà venire tranquillamente perché penso che sia difficile allenare il proprio figlio. Credo sia stato il più pericoloso del Bologna, ha una grande capacità di attaccare gli spazi. In campo non si guarda in faccia a nessuno, lui giustamente ha fatto la sua gara e Florenzi alla fine mi ha detto che è anche un rompiscatole. Era un avversario, adesso staremo insieme e tornerà a essere mio figlio".
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