L'Atalanta e Gian Piero Gasperini alle prove di rinnovo. Dopo l'impasse iniziale, seguita ai primi colloqui esplorativi fra l'a.d. Luca Percassi, il d.s. Tony D'Amico e il tecnico, qualcosa si è mosso: il club ha offerto al suo allenatore, legato da un contratto con scadenza 2026, un prolungamento per un'altra stagione - sarebbe l'11ª a Bergamo - dunque fino al 2027. Una conferma delle intenzioni dell'Atalanta: sulla sua panchina vede seduto ancora il Gasp. Ed entrambe le parti, come è sempre stato, almeno per ora ritengono preferibile non iniziare la prossima annata con quella casella "a termine". Ma il Gasp - scrive Andrea Elefante su La Gazzetta dello Sport - ha scelto di giocarla senza fretta, e non per il corteggiamento della Roma, ipotesi ieri dribblata con il sorriso: "Non si può perché c'è Ranieri, e magari cambia idea sul proposito di non andare più in panchina...". Ha preso tempo, "del resto la scorsa estate - ha ricordato ieri a Portofino, ai microfoni Sky - ho firmato il rinnovo(e sempre per un solo anno) addirittura a campionato già iniziato. Dunque nel passato week end avrebbe detto al club che la sua vera urgenza non è firmare una nuova intesa. "A differenza degli altri anni, quello che ha fatto quest'anno la squadra non sarà facile da replicare, e il fatto mi preoccupa: non è così scontato ripetersi ogni volta".
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La Gazzetta dello Sport
Dea-Gasp prove di rinnovo
La proposta dell'Atalanta è fino al 2027, il tecnico riflesse e chiede garanzie. "Il contratto ce l'ho, nessuna fretta. Non è facile ripetersi"
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