Tutto potevano aspettarsi i tifosi della Roma, ma non di assistere per lunghi tratti ad un monologo tattico e atletico dell'Empoli: l'imbucato alla festa di Paulo Dybala. Come scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. E il tecnico Daniele De Rossi lascia scorrere parole amare in fondo a un match che ha visto la sua squadra in difficoltà con la verve e la concretezza dei toscani. "É mancata energia, è mancata intensità soprattutto nel primo tempo. La palla scorreva lenta, giocavamo sempre indietro e mai in avanti- ha detto DDR -. Quando siamo andati in verticale, cioè come l'avevamo preparata, siamo stati anche abbastanza pericolosi o vicini ad esserlo con Dovbyk e queste giocate dirette. Contro queste squadre che si sanno chiudere bene se palleggi lentamente e non sei attento quando perdi palla, inizi a prendere contropiedi e perdi fiducia, perdi centimetri, perdi spazio e prendi gol".
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De Rossi non cerca scuse: “Lenti, senza energia, mai aggressivi. Ci è mancato tutto”
L'allenatore giallorosso ha preso atto del momento difficile. Una squadra che non ha mostrato un equilibrio costante durante il match, con troppi palleggiatori e pochi lottatori nelle fasi calde. E De Rossi ha riconosciuto il valore degli avversari: "Hanno meritato il gol nel primo tempo. Abbiamo fatto un buon secondo tempo che non è bastato Quando non giochi bene nella prima parte, non ti gira neanche bene la fortuna". E tutti alla fine si sono chiesti se davvero, in fin dei conti, Dybala, Soulé e Dovbyk possano giocare insieme. Ma De Rossi ha puntualizzato: "I contropiedi non li fanno evitare loro. Da dietro bisogna cercare di essere più aggressivi, fare fallo e cercare di accorciare il campo. Se non ci lavori sopra saranno tante le partite così. Nello scorso anno avevamo il dato secondo cui prendevamo tiri in porta troppo velocemente una volta perso palla e ci abbiamo lavorato un po', oggi ci siamo ricascati. Zalewski? Brutto quando un giocatore viene fischiato".
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