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rassegna stampa

Da compagno di Maradona a Mr plusvalenze: ecco Monchi

A 48 anni il ds ha accettato di vivere una nuova avventura alla Roma e prosegue secondo il suo credo: nessuno è insostituibile, se un giocatore parte un altro arriva e il club crescerà lo stesso, magari meglio

Redazione

Monchi è probabilmente fatalista come tutti gli spagnoli del sud, perciò le polemiche sull’appuntamento al Circo Massimo gli saranno scivolate addosso. Ci vuole tempo a capire Roma, la Roma e l’Italia, anche se parli qualche lingua e sei andaluso ma internazionale, romantico ma scientifico. Il romanticismo ha convinto Monchi a rimanere a Siviglia una vita prima di accettare il distacco, elaborare il lutto dell’addio e sistemarsi alla Roma, scrive Alessandra Bocci su "La Gazzetta dello Sport". Monchi non è un semplice direttore sportivo: è una star.

In Spagna hanno scritto un libro su di lui, «Il metodo Monchi». E' considerato l’uomo che scova talenti a poco prezzo e li rivende a cifre top, il suo credo è la plusvalenza e il suo sistema è stato studiato anche nelle università. Da Sergio Ramos a Dani Alves, da Kondogbia a Medel, da Rakitic a Bacca: scovati, lanciati e ricollocati altrove con molti milioni di guadagno. Monchi ha conosciuto la popolarità anche per essere stato il compagno di squadra accomodante di Maradona. Portiere di riserva, non aveva grande talento, ma da numero dodici ha costruito la sua carriera. Subito dirigente dopo aver lasciato il calcio giocato poco dopo i trent’anni, Monchi è partito da San Fernando, vicino a Cadice, con il desiderio di diventare calciatore, ma il provino con il Real Madrid non è andato come avrebbe sperato e il resto è venuto da sé. A 48 anni Monchi ha accettato di vivere una nuova avventura e prosegue secondo il suo credo: nessuno è insostituibile, se un giocatore parte un altro arriva e il club crescerà lo stesso, magari meglio.