L’ ultimo passo prima della gloria per conquistare la coppa d'Africa. E’ quello che sperano di compiere questa sera a Libreville Egitto e Camerun. Da una parte il romanista Salah, l’idolo di un popolo che cerca la definitiva consacrazione, e l’argentino Hector Cuper. Dall’altra la coppia Moukandjo-Bassogog, simboli della nuova e promettente generazione camerunense post-Eto’o, e il tecnico belga Hugo Broos, scrive Adriano Seu su "La Gazzetta dello Sport".
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Coppa d’Africa: Cuper e Salah favoriti, ma il Camerun non ci sta
Il romanista e l’ex interista guidano l’Egitto stasera nella finale del torneo
Pronostico e tradizione sono dalla parte dell’Egitto, che può contare sui colpi di Salah (due reti e un assist finora) e vanta già due successi in entrambi i precedenti scontri diretti in finale (1986 e 2008), oltre a essersi aggiudicato gli ultimi tre confronti in coppa. Per l’occasione, Cuper pare intenzionato a passare dal consueto 4-2-3-1 al 4-4-2, con il giallorosso sempre largo a destra ma in posizione leggermente più arretrata rispetto al solito. In casa camerunense si pregusta comunque aria d’impresa. Resta giusto un tabù da sfatare, quello dello 2008, quando i «Leoni» persero contro l’Egitto proprio dopo aver sconfitto il Ghana in semifinale.
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