rassegna stampa

Cassetti: “Da un 7-1 ci si rialza solo aiutandosi e questa squadra lo fa troppo poco”

L'ex terzino giallorosso era presente a Manchester: "Due k.o. diversi. DiFra: è l’ora delle scelte"

Redazione

Era già successo con il Manchester United nel 2007 e con il Bayern nel 2014. Ma lì si trattava di Champions e di top club. Il 7-1 di Firenze, invece, è lacerante perché incassato con una squadra sulla carta non superiore alla Roma, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

Come rialzarsi? "Guardandosi in faccia e iniziando ad aiutarsi, per il bene di tutti", dice Marco Cassetti, uno che a Manchester c’era. E che dal 7-1 ha saputo rialzarsi. Che ricordo ha di quella serata contro lo United? "Ovviamente non belli. Venivamo dal 2-1 dell’andata, tra l’altro anche stretto. Nelle prime tre azioni prendemmo tre gol, il 4° poco prima dell’intervallo. Negli spogliatoi ci dicemmo: “Ora basta, bisogna reagire”. Ma erano imprendibili, viaggiavano ad un’altra velocità rispetto a noi. Un po’ come a Firenze, anche se la Fiorentina ovviamente non è lo United. E noi ci siamo rialzati subito, superando per 4-0 la Sampdoria".

E sul momento della Roma dice: "Io ho un’idea da inizio stagione, in questa squadra non si aiutano. Ogni volta che prendono gol sempre tutti a testa bassa, nessun incoraggiamento. Ed invece a Firenze l’unica forma di comunicazione è stata quella di mandarsi a quel paese, a più riprese. E questo non è certo un segnale incoraggiante".

La Roma fa bene ad insistere su Di Francesco? "A questo punto sì. Spetta a lui trovare le soluzioni, se serve anche con soluzioni drastiche. Dispiace per la Coppa Italia, questo era l’anno in cui si poteva vincere. Ma c’è ancora la Champions e il quarto posto è sempre lì, ad un solo punto. Certo, ora non so che Roma aspettarmi con il Milan. Quest’anno il rendimento è stato troppo ondivago e anche quando la squadra sembrava uscita dalla crisi, poi ci è ricascata".