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rassegna stampa

Alisson: “Tifosi, fidatevi. Sta arrivando il mio momento”

Il brasiliano: "Il mio obiettivo è quello di entrare nella storia della Roma. Perotti? Parare un suo rigore è quasi impossibile"

Redazione

Quel tempo lì è finito, quello in cui si sedeva sempre in campionato per guardare Szczesny e poi prendersi le partite di coppa. Adesso il portiere titolare della Roma è a tutti gli effetti Alisson. E anche se ancora non si sa chi sarà davvero il suo vice, il brasiliano sa già con certezza che i tempi dell’alternanza e dell’attesa sono finiti. Ora tocca a lui. "E non vedo l’ora d’iniziare, il mio obiettivo è quello di entrare nella storia della Roma", ha detto sabato scorso, nel giorno della presentazione della squadra, come scrive Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

Alisson ieri sera si è dedicato ai bambini, rispondendo alle domande dei fan al Paladolomiti di Pinzolo. Con lui c’erano Lobont, Tumminello e Juan Jesus, uno con cui ha condiviso un bel pezzo di carriera. "Per me è come un fratello, lo conosco da dieci anni, fin dai tempi dell’Internacional. A Roma noi brasiliani abbiamo tanti esempi positivi: Cafu, Emerson, Falcao. Vedrete, quest’anno farà bene anche Gerson…". Ma, soprattutto, deve far bene lui. "È arrivato il momento, questo è un anno speciale per me. La Roma ha fiducia, voglio ricambiarla. Lavoro come un malato e ho voglia di vincere. A Savorani (il preparatore dei portieri, ndr) piace lavorare sui piazzamenti. Anche il modo di gestire la palla, di giocare insieme alla squadra Questa è la differenza col Brasile, anche se da quando sono qui ho imparato a giocare meglio con i piedi".

Ed ha imparato a parare i rigori a Perotti, uno che è praticamente infallibile dal dischetto. Ieri Diego ha segnato, il primo giorno di allenamento no. Ed a parargli il rigore è stato proprio Alisson, con un bel tuffo alla sua sinistra. "Ma parare un rigore a Diego è quasi impossibile – scherza -. Anche su questo lo scorso anno mi sono allenato, ma di più non posso dire per non aiutare gli altri portieri Perotti alla fine di ogni allenamento calcia sempre 10 rigori, l’anno scorso mi ha dato un po’ di fastidio. Serve anche un po’ di fortuna. Ma lui sta benissimo ed ha voglia di vincere". Per riuscirci, basteranno gli 87 punti della scorsa stagione? "Il livello della A si è alzato, dovremo avere la testa giusta".