Poca Joya per la Roma. Dopo una settimana di fuoco il momento del campo. Come scrive Lorenzo Pes su Il Tempo, il caso Dybala ha spostato l'attenzione da un appuntamento importante De Rossi sceglie la stessa formazione delle prove generali di Liverpool. Esordio per Le Fée, Soulé e Dovbyk con Cristante che sostituisce Paredes in cabina di regia e la sorpresa Zalewski largo a sinistra preferito ad El Shaarawy.
Il Tempo
Roma, poca Joya
Primo tempo in pieno stile calcio d'agosto con ritmi bassi e squadre bloccate. Il Cagliari nel finale ci prova di più rispetto ai giallorossi. L'occasione più clamorosa nasce da uno svarione di Scuffet che per poco non si butta il pallone in porta dopo un controllo mancato. I padroni di casa pericolosi al 4' con un colpo di testa di Wieteska, poi i due tiri dalla distanza di Marin (respinta di Svilar) e Piccoli spaventano De Rossi. Troppo statica la Roma che sembra ancora mancare di intensità e aggressività soprattutto in mezzo al campo. Spesso ci pensa Pellegrini a rincorrere gli avversari ma il capitano perde lucidità in fase di possesso. Nessun cambio all'intervallo e una ripresa che vede i giallorossi provarci subito con le conclusioni di Soulé (attento Scuffet sul primo palo) e Zalewski che segnano l'ingresso della squadra di De Rossi nel match. Al cinquantacinquesimo la palla gol clamorosa capita sui piedi di Pellegrini dopo una bella imbucata che pesca Zalewski sulla sinistra ma il capitano calcia debolmente e Scuffet non si fa sorprendere. All'ora di gioco DDR mette mano alla panchina e conferma la scelta di Baldanzi da mezz'ala: l'ex Empoli prende il posto di Le Fée. Poi la mossa più attesa. I venti minuti più strani della carriera romanista di Dybala che è chiamato a salvare la Roma. Ci prova Mancini al 77' ma la conclusione è ampliamente fuori dallo specchio della porta.
La Joya accende la Roma. Giocata deliziosa a dieci dalla fine che pesca Dovbyk a due passi dalla linea di porta ma l'ucraino colpisce la traversa. Da un protagonista all'altro un minuto dopo è Svilar a superarsi sulla potente conclusione di Marin deviandola sulla traversa. Da un fronte all'altro Dybala pesca ancora Dovbyk che calcia addosso a Scuffet, sulla respinta insacca Pellegrini che però era in fuorigioco. Tanta confusione poi il doppio cambio della disperazione con Abraham ed El Shaarawy per l'assalto finale. I giallorossi rischiano grosso in pieno recupero quando la palla persa da Abraham regala un contropiede che Pavoletti non concretizza. L'ultimo tentativo è sui piedi di El Shaarawy ma la conclusione si spegne sul fondo. Un punto che non accontenta nessuno e che racconta quanto sia ancora lungo il lavoro da fare per la Roma. E attenzione a sottovalutare la partenza di Dybala.
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