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“La Roma non compra in Premier”

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Continua il tecnico portoghese: "Perché non ne abbiamo le potenzialità"

Redazione

Niente di nuovo. Nel remunerativo novembre nipponico della Roma ritorna come un’ombra già vista la distonia dialettica traTiago Pinto e Mourinho. Quasi fossero figure appartenenti a due società diverse, scrive Marco Juric su Il Tempo, con il portoghese a chiedere rinforzi e il general manager a predicare sostenibilità. In un allineamento strategico molto teorico ma poco pratico, soprattutto nelle dichiarazioni troppo spesso divergenti. Tanto lo scorso inverno, quanto un anno dopo. Alla vigilia dell’amichevole contro il Nagoya Grampus, in programma oggi alle 11.30, Mourinho è tornato sull’argomento mercato, in una modalità dialettica terza molto cara al portoghese: «Sicuramente non abbiamo il potere di andare in Premier e prendere quei giocatori che sono nella fascia top, perché non ne abbiamo le potenzialità». Quasi un’ovvietà per tutti i club italiani. Diventato scenario preoccupante in risposta ad una domanda sulla possibilità di vedere in futuro un calciatore giapponese in giallorosso: «Se costa poco…». Con i puntini di sospensione facilmente trasponibili sul volto del portoghese. La Roma questa sessione di calciomercato non potrà investire. Tutti lo sanno, ma ogni occasione è buona per Mourinho per pungolare.

Dall’incoronazione dei giovani come nuovi acquisti, alla speranza che i calciatori giapponesi siano economici. Una consapevolezza di sostenibilità che cozza con l’innata ambizione a migliorare sempre. Se poi l’argomento mercato esce fuori in un momento di crisi di risultati, quest’anno comelo scorso, la distonia con le parole di Pinto diventa evidente. «Teniamo in considerazione l'opinione del nostro allenatore, ma anche dei paletti imposti dal FFP». Un chiaro faremo quel che si può, con la speranza che gli umori del portoghese rimangano confinati in una dialettica ambiziosa e non sfocino in un malcontento evidente. Un crinale su cui Pinto dovrà viaggiare per l’ennesima volta in equilibrio fino al 1 febbraio, cercando l’opportunità in entrata e sfruttando le risorse in uscita per fare cassa. Su tutti Karsdorp che la Roma punta a vendere, non prendendo in considerazione né il prestito tantomeno la risoluzione. La Juventus sarebbe disposta ad accogliere l’olandese ma solo a condizioni vantaggiose. Sempre in uscita, Cremonese e Sampdoria hanno chiesto informazioni su Shomurodov, ma da Trigoria continua ad arrivare la stessa risposta di questa estate: prestito sì, ma solo con opzioni di riscatto definitivo. Quello che eserciterà il Valencia per Kluivert, difficilmente a gennaio ma certamente a giugno. L’olandese vuole rimanere in Spagna e Gattuso ha chiesto il suo riscatto. Serve trovare un’intesa sul prezzo, ma di questi tempi anche un’offerta di 10 milioni, bonus compresi, sarebbe oro colato per le casse giallorosse.