Primo derby sulla panchina della Roma e prima vittoria per De Rossi. Il tecnico giallorosso, scrive Matteo Cirulli su Il Temo, al termine del match ha parlato delle sue emozioni: “Questa gara è sempre tanto bella, ma da allenatore è diverso. La sconfitta ricade sempre su di te. Era un lungo periodo in cui non trovavamo un successo e sentivamo una pressione incredibile. Come quella dei tempi migliori, quando giocavamo per una posta più alta. Gli ultimi minuti sono stati tosti da sopportare, ho chiesto al quarto uomo se si fosse rotto il tabellone”.
Il Tempo
La gioia di De Rossi: “Bello vincere, ma che tentazione”
Al triplice fischio l’esplosione di gioia tra la sua gente: “Ero rientrato nello spogliatoio, la squadra invece è uscita di nuovo e mi hanno quasi obbligato ad andare sotto la Sud. Quello era il loro momento e dovevano viverlo con i nostri tifosi, che non hanno mai smesso di sostenerci, ma mi sono goduto qualche abbraccio”.
Il tecnico ha poi passato in rassegna le differenze tra la stracittadina vinta e il pareggio con il Lecce: “Al Via del Mare era mancata qualità perché l’allenatore deve crescere, così come la rosa. Evidentemente non ho trasmesso la stessa carica della gara con la Lazio anche a Lecсе“.
De Rossi ha poi fatto un bilancio della sua seconda esperienza nella Capitale: “Mi è piovuta dal cielo questa opportunità e qualcuno mi ha detto che ero stato coraggioso. Era un’occasione enorme, tralasciando anche l’aspetto emotivo. Alleni giocatori forti che nascondono le mi pecche di inesperienza. Poi c’è il merito, lavoriamo seriamente, ho cercato di migliorare quello che mi sembrava migliorabile, ho puntato su qualcosa che potevano fare in più. I risultati sono buoni, alcune partite sono state invece meno buone, come per esempio l’ultima, e so come è stata presa dalla critica romana. Al prossimo inciampo ci saranno ripercussioni, ma mi sento felice, non voglio essere protetto“.
Festeggia anche il ritorno di Abraham: “Avevo bisogno di due cavalli lì davanti che vanno a 2000 ripiegando anche a centrocampo, quindi oltre a Lukaku ho messo Tammy. Lui non vedeva l’ora di giocare dopo 9 mesi
di calvario. Ho un patto con i ragazzi: non posso vedere le squadre che affronteremo nella prossima sfida, il Milan lo conosciamo, da stasera la prepareremo, ma siamo sicuramente un po’ più leggeri e rilassati”.
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