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In campo per la storia

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Mourinho: "Questi ragazzi meritano tanto, però nel calcio nessuno ti regala niente e noi ovviamente dobbiamo fare una partita straordinaria per la finale"
Redazione

"Voglio la finale non tanto per me perché sono una persona diversa, penso più agli altri. Per i tifosi e i ragazzi la voglio, i tifosi sono straordinari e i ragazzi perché sono un gruppo incredibile che stanno facendo una stagione dove stanno dando tutto, ci sono stati tanti momenti di difficoltà ma la gente ci ha permesso di superarli. Questi ragazzi meritano tanto, però nel calcio nessuno ti regala niente e noi ovviamente dobbiamo fare una partita straordinaria per la finale". Sembra un Mourinho diverso quello che si approccia alla semifinale di ritorno che può valere un biglietto per Budapest, ma alla fine è sempre lo stesso, scrive Lorenzo Pes su Il Tempo. Perché quel fuoco che ha dentro e che lo accompagna da vent'anni, è lo stesso che da sempre trasmette alle sue squadre ai suoi tifosi. Per sé stesso sì, ma anche per gli altri. Alla dodicesima semifinale europea della sua carriera (otto volte è andato in finale) lo Special One condurrà la sua Roma nella ostica trasferta di Leverkusen (ore 21, diretta Rai 1, Sky e Dazn) che può affrontare con un piccolo vantaggio e con qualche sorriso in più. Sono partiti con la squadra, infatti, anche i recuperati Dybala, Smalling, El Shaarawy e Celik. Ma a parte il turco, gli altri dovrebbero partire tutti dalla panchina: "La questione è che Smalling non ha giocato nemmeno un minuto, Dybala non ha giocato più di 30' nelle ultime gare e non era al 100%. Chris sono tre settimane che non si allena con la squadra. Paulo si allena ancora di meno e per questo motivo sono giocatori che dobbiamo capire quanti minuti potranno giocare, dobbiamo pensare quale sia il meglio per la partita. Loro due più El Shaarawy e Wijnaldum che ha giocato 60 minuti con il Bologna, sono a disposizione".