Una Roma dai mille colori quella pensata e messa in campo da Daniele De Rossi nelle sue prime sei uscite da tecnico, scrive Lorenzo Pes su Il Tempo. Una squadra camaleontica, che ha saputo cambiare moduli, interpreti e intenzioni di gara. La vittoria contro il Frosinone è soltanto l'ultimo esempio della capacità del tecnico giallorosso di saper affrontare momenti ed esigenze diverse a seconda dell'avversario e delle condizioni della sua squadra. Allo Stirpe DDR ha cominciato tenendo fuori Dybala, Pellegrini, Karsdorp e Llorente.
Il Tempo
Formula De Rossi
Quattro titolari fissi delle prime gare dell'ex capitano e anche uomini chiave per Mourinho. Ha scelto di togliere un uomo a centrocampo a favore di Azmoun e infine ha chiuso con la difesa a tre al momento del rientro in campo di Smalling, seguendo le necessità tattiche dell'inglese. Un coinvolgimento globale della rosa, un turnover mirato e ragionato, ma soprattutto la scelta forte del portiere: la prima così forte da allenatore della sua squadra del cuore Mile Svilar è infatti diventato il nuovo numero uno dei giallorossi. Prima la conferma come portiere di coppa, poi il cambio definitivo di gerarchia con la titolarità in campionato. Una decisione figlia del calo vistoso di Rui Patricio e delle buone prestazioni dell'ex Benfica, che al momento rappresenta un profilo futuribile a Trigoria, molto più del trentaseienne portoghese in scadenza. Daniele si gioca le sue carte, consapevole che così può arrivare lontano.
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