Un finale già noto a tutti, veramente tutti, tranne che tra le mura degli uffici dirigenziali di Trigoria e di i quelli del gruppo Friedkin, scrive Filippo Biafora su Il Tempo. Ivan Juric non è più l’allenatore della Roma a 53 giorni di distanza dal comunicato che lo designava come erede di Daniele De Rossi. Quella che era una scelta ritenuta dai proprietari come ideale per "puntare ai trofei in questa stagione".
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Esonerato Juric: la Roma cambia ancora
Una decisione che non ha dato affatto i frutti sperati e racconta di 12 partite insufficienti (4 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, una media di 1,25 punti a partita, 15 gol fatti e 17 subiti). Troppo poco per mantenere la panchina di una big come la Roma, che ha deciso di esonerare il terzo tecnico nel 2024 per provare a dare una svolta ad una stagione più che deludente dopo gli ampi investimenti del mercato estivo.
Juric non è caduto dal pero quando nella pancia dell’Olimpico è stato contattato telefonicamente da Dan Friedkin, che gli ha comunicato la volontà di cambiare guida tecnica. Qualche minuto dopo è quindi arrivata la nota ufficiale del club sull’addio.
Florent Ghisolfi si è presentato davanti ai microfoni della stampa: "Ragioneremo con calma per prendere le decisioni migliori. Ringrazio Juric, che è arrivato in una situazione difficile. Ha dato il meglio di sé dal primo giorno e la Roma lo ringrazia. Ora prenderemo la decisione migliore ne nell’interesse del club. Il mister ha fatto il massimo ed è stato professionale sin da subito. Il momento è complicato e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Porgiamo le nostre scuse ai tifosi, che stanno soffrendo molto. Siamo tutti responsabili di questa situazione. I Friedkin hanno ritenuto che questo fosse il momento migliore per cambiare". Non resta che attendere per capire chi sarà il prossimo.
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