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Domani ultima di campionato. Mourinho: “Conta solo il Toro”

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Per fare il salto necessario a lottare stabilmente per il vertice della classifica, oltre ad un progetto di qualità, servono soprattutto giocatori funzionali e investimenti all'altezza delle ambizioni del club

Redazione

Nel futuro di José Mourinho c'è soltanto la Roma, almeno per altri due anni si legge su Il Tempo. Nel Media Day imposto dalla Uefa in vista della finale di Conference League - lo Special One ne avrebbe volentieri fatto a meno - il tecnico ha risposto in modo chiaro alle domande sul suo futuro: "Mi piace essere qui alla Roma, è visibile, si sente, ho accettato un certo profilo di un progetto che dura 3 anni e non penso di andarmene per i prossimi 2. Poi vedremo che direzione prenderà, a volte i progetti si avvicinano alle aspettative o si allontanano". Perché nella mente di Mou per fare il salto necessario a lottare stabilmente per il vertice della classifica, oltre ad un progetto di qualità, servono soprattutto giocatori funzionali e investimenti all'altezza delle ambizioni del club. Intanto mercoledì prossimo avrà la prima occasione di entrare per sempre nella storia della Roma, conquistando il primo trofeo dopo oltre 14 anni. Prima però c'è un'altra finale da giocare contro il Torino per garantirsi l’accesso alle coppe e scongiurare il pericolo di rimanere clamorosamente fuori dall'Europa: "Questo rischio esiste, non è uno scenario impossibile. Esiste e ci sono due finali da giocare, ipoteticamente si possono perdere entrambe. C'è gente che pensa che dovremmo dimenticare la partita con il Torino, far riposare tutti e concentrarci sul Feyenoord - spiega il tecnico - la mia filosofia invece è puntare tutto su venerdì. Il problema è che non devo essere il solo a pensare in questo modo, i giocatori devono pensare lo stesso così come il mio staff". Ed è proprio la crescita mentale una degli aspetti che Mourinho sta cercando di allenare dentro e fuori Trigoria. Per lo Special è fondamentale sviluppare una mentalità vincente anche per la piazza e i tifosi, per non lasciarsi trascinare da facili entusiasmi.