(Il Sole 24 ore - M.Bellinazzi) Associazione a delinquere, evasione internazionale, fatture false e riciclaggio.I reati su cui indaga la Procura di Napoli e che hanno portato alla clamorosa iniziativa di ieri con la richiesta di esibire contratti e bilanci a oltre?41 societ??sono piuttosto gravi. Da un lato, si dovr? appurare se nella compravendita di calciatori, soprattutto dal Sudamerica, siano stati adoperati per i pagamenti canali tracciabili, come prescritto, e dall'altro lato, se l'entit? di emolumenti e percentuali attribuiti dai club a calciatori e agenti abbiano dato vita a possibili episodi di evasione fiscale e contributiva. Sempre pi? spesso le societ? hanno a libro paga gli agenti per servizi (legali, di comunicazione, eccetera) resi ai propri tesserati. L'amministrazione italiana per? ritiene che su questi compensi si realizzi una frode all'Erario, in quanto non sarebbero costi supplementari posti a carico dell'azienda calcistica, bens? una forma di extra-retribuzione "mascherata" per il calciatore sulla quale la societ? dovrebbe operare la ritenuta Irpef.
rassegna stampa
Il nodo delle plusvalenze
(Il Sole 24 ore – M.Bellinazzi) Associazione a delinquere, evasione internazionale, fatture false e riciclaggio.
? evidente che il club che di solito garantisce all'atleta un ingaggio al netto delle imposte, subisce in questo modo il doppio svantaggio di non poter dedurre il costo e di dover pagare l'imposta ad aliquota piena. In effetti, nonostante il contributo da oltre un miliardo di euro che il Calcio italiano Spa garantisce al Fisco ogni anno (tra cui oltre 550 milioni di ritenute Irpef e oltre 200 di Iva), sono ancora molti i punti di frizione con l'agenzia delle Entrate che pure da un paio d'anni svolge un ruolo di consulente di Figc e Lega proprio ai fmi della verifica del comportamento fiscale delle societ?. ? stato anche aperto un tavolo di confronto tra i tre soggetti nell'ambito del quale sono state raggiunte su alcune questioni delle possibili soluzioni interpretative. Superata (ma non del tutto come si legge nell'ordinanza di Napoli) l'epoca del decreto "spalma-debiti" (che nel 2003 consent? alle squadre di diluire in io bilanci, poi ridotti a cinque, ammortamenti per un ammontare di 1,1 miliardi), un'intesa tra amministrazione fiscale e istituzioni calcistiche ? stata trovata in materia di tassazione dei "diritti di compartecipazione" (articolo 102-bis delle norme organizzative della Figc).
Nell'ambito del calciomercato non di rado il club che cede un giocatore di prospettiva ottiene il diritto a percepire una percentuale dell'eventuale maggior "valore" raggiunto da quest'ultimo dopo un anno. Su queste somme, come indicato anche dalla stessa Figc, non venivano pagate Iva e Irap. Ora l'agenzia delle Entrate ha riconosciuto che trattandosi di una sorta di contratti derivati, in altre parole di operazioni di natura finanziaria, le compartecipazioni non sono soggette al pagamento dell'Iva. Sono tuttavia rilevanti ai fini Irap, per cui chi realizza un guadagno deve liquidare l'imposta e la controparte che realizza una minusvalenza pu? detrarla. Tra le questioni pi? scottanti su cui team e Fisco, invece, restano divisi c'? quella delle?plusvalenze da calciomercato?(su cui si di recente si ? anche pronunciato il Consiglio di Stato "suggerendo" l'applicabilit? dell'Irap). Su questo fronte le societ? si sentono doppiamente tassate in quanto sul principale asset di cui dispongono, gli atleti, non possono dedurre l'Irap relativa agli ingaggi, e devono versare l'imposta se conseguono una plusvalenza in caso di cessione.
In Gran Bretagna, al contrario, le plusvalenze da calciomercato, se reinvestite, sono detassate (mentre l'ammortamento ? ammesso nei limiti di quanto non reinvestito). Un'altra vertenza che potrebbe in futuro essere chiusa al tavolo Fisco-Lega-Figc riguarda gli ammortamenti (che i club potranno fare in quote non costanti in funzione degli anni del contratto purch? adottino criteri omogenei per tutto il parco giocatori). Sul nodo dei compensi dei procuratori a libro paga dei club (in particolare, in occasione di acquisti/rinnovi contrattuali) si starebbe, infine, valutando la possibilit? di una revisione del regolamento agenti in vigore fmalizzata a permettere anche in Italia, come gi? avviene nel resto d'Europa, la cosiddetta "doppia rappresentanza", vale a dire la possibilit? che il procuratore curi contemporaneamente gli interessi dell'atleta e della societ? che lo acquista. In questo modo sarebbe pi? semplice riconoscere l"'inerenza" del costo sostenuto dal club (che potr? dedurlo) ed evitare che venga riqualificato dal Fisco come un "benefit" occulto del calciatore.
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