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rassegna stampa

Verdone: “Davvero mi stava partendo il cuore. Per il video virale mi chiamano tutti”

L'attore romano e romanista: "Dico sul serio, al terzo gol ho pensato di rimanerci"

Redazione

Un sogno."Nun ce credevo. Nun ce credevo!". Solo, in tenuta casalinga, Carlo Verdone sembra uscito da uno dei suoi film, mentre esulta e gira col cellulare un video di pochi secondi.

"Il mio video? Dovevo andare a vedere la partita da Antonello Venditi, ma non ce l'ho fatta. Avevo la presentazione di due libri alla Casa del Cinema, poi un cda. Siamo andati talmente lunghi con i tempi che alla fine ero morto. Sono tornato a casa e mi sono messo a guardare la partita da solo. Una cosa terribile, guardarla da solo e senza nemmeno crederci. Perché io non ci credevo assolutamente» dice Carlo Verdone intervistato da Ilaria Ravarino per Il Messaggero.

"All'inizio ero così distaccato che ho preso la chitarra e ho cominciato a cercare gli accordi di California Dreamin dei The Mamas & the Papas, buttando l'occhio ogni tanto. Poi però, dopo sei minuti, quello segna. Al goal di De Rossi ho buttato via la chitarra e mi sono acceso una sigaretta. Quando è arrivato il terzo goal ho fatto un salto cosi alto che ho sentito il cuore che mi andava a centoventi. Dico sul serio, ho pensato di rimanerci".

Non era solo: in 35.000 hanno condiviso il suo video.

"Ma io non lo so perché l'ho fatto, non pensavo di metterlo su Facebook. Volevo solo mandarlo a qualche amico stretto. Ma il ragazzo che segue la mia pagina ufficiale mi ha detto che lo voleva postare, gli sembrava divertente. Mi chiamano tutti, non riesco nemmeno a lavorare".

Quanti derby vale questa partita?

"Eh, il derby è tutta un'altra cosa e un'altra questione. Però vincere con il Barcellona è un grande motivo di merito. Quella non è mica una squadra normale, è fortissima: i nostri hanno dato il 200% e a loro va tutta la mia gratitudine".

Dzeko, per fortuna, è rimasto in squadra.

"Ma io gli manderei un mazzo di fiori, alla moglie di Dzeko. È lei che gli ha proibito di andarsene al Chelsea. Dobbiamo farle un regalo, non fosse stato per lei lo avremmo perso. E non avremmo mai passato alcun turno".