E’ positivo lo stub sulla mano sinistra di Daniele De Santis, l’ultrà giallorosso arrestato con l’ipotesi di omicidio volontario per la morte di Ciro Esposito dopo gli scontri che lo scorso 3 maggio hanno preceduto la partita tra Napoli e Fiorentina. E intanto emergono le prime indiscrezioni sugli accertamenti disposti dal gip Giacomo Ebner in sede di incidente probatorio: sulla pistola che ha ucciso il tifoso napoletano non sono state rilevate impronte, ma gli esperti del Ris, incaricati dal giudice, stanno esaminando dei guanti repertati dalla Digos. Così l’assenza di impronte non cambia di fatto l’ipotesi accusatoria: in tutti i vecchi video esaminati dagli inquirenti l’ultrà indossa sempre i guanti durante gli scontri.
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Ultrà, nuove prove contro De Santis
Intanto vanno avanti gli accertamenti per identificare le quattro persone che erano con De Santis durante l’aggressione al pullman dei napoletani.
GLI SPARI - Presumibilmente l’ultrà ha sparato con la mano sinistra. Il test per verificare se siano rimaste tracce di polvere da sparo ha dato un risultato completo e positivo, contrariamente all’esame eseguito sulla destra, che non aveva rilevato la presenza di tutte e tre le componenti richieste dall’accertamento - bario, antimonio e alluminio - dando solo una positività parziale. Bisognerà ora verificare se il tifoso sia mancino o ambidestro ma, secondo i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio De Santis, al momento dello sparo avrebbe indossato i guanti: un’abitudine del tifoso, come risulta da tutti i vecchi video esaminati dalla Digos. Un’accortezza che evita di lasciare impronte ma non protegge le mani dai residui di polvere da sparo. E del resto, un paio di guanti sono stati ritrovati e repertati subito dopo i fatti e adesso sono all’esame degli esperti del Ris.
L’ARMA - Non ci sono impronte sulla 7.65 che ha ucciso Ciro Esposito. L’esito degli accertamenti dei carabinieri del Ris sarà depositato al gip Giacomo Ebner il 24 settembre, in sede di incidente probatorio ma, secondo le prime indiscrezioni, l’esame sull’arma non darebbe risposte ai quesiti del giudice. Non si conosce invece il risultato delle analisi sui guanti repertati, che De Santis avrebbe indossato. Se gli accertamenti dessero esito positivo, rilevando tracce biologiche riconducibili all’ultrà, e anche l’esame dello stub confermasse la tesi della procura, forte delle tracce di polvere da sparo ritrovate sulla mano sinistra del tifoso, si rafforzerebbe con nuove prove. L’esito degli accertamenti finora conclusi comunque non smentisce la tesi accusatoria. Ma all’esame degli esperti ci sono anche altri reperti. A carico di De Santis c’è anche la voce registrata della vittima che, prima di morire, ha riconosciuto e l’indagato come l’uomo che gli ha sparato. Oltre alle testimonianze. Intanto vanno avanti gli accertamenti per identificare le quattro persone che erano con De Santis durante l’aggressione al pullman dei napoletani. In quattro sono finiti sul registro degli indagati con l’ipotesi di concorso in omicidio volontario, ma il materiale sequestrato dalla Digos durante le perquisizioni di luglio, ancora all’esame degli inquirenti, non ha finora fornito elementi probatori sufficienti.
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