La Roma riparte ancora, e che almeno questa sia la volta buona. Maledetta continuità, che non arriva mai. E quanto pesano quel mezzo passo falso di Bologna o quei punti lasciati a Como dopo una prestazione choc. Oggi forse la classifica non vedrebbe la Roma malinconicamente al nono posto, l'Europa è ancora lontana. Manca sempre il filotto per fare il grande salto, ma questa squadra almeno sta dimostrando di essere guarita del tutto. Lo scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Che poi debba essere migliorata, e con una certa urgenza, lo sanno tutti, anche Ranieri, manager a trecentosessanta gradi, alla caccia disperata del suo successore: quello che doveva fare, Claudio, lo sta facendo. La Roma è tornata a essere una squadra che abbia un senso tattico, certi calciatori si sono risvegliati, per il resto non si possono chiedere miracoli. L'Olimpico è tornato a essere una garanzia di successo: tre punti con il Lecce, tre con il Parma, tre con la Lazio e tre con il Genoa. Dopo una partita strana, che si poteva complicare e per certi versi si era pure complicata nel primo tempo, finito 1-1. Brava poi la Roma a raddrizzarla, fino a servire il tris per il definitivo 3-1. Il destino ha spinto Ranieri alla vittoria: costretto - a fine primo tempo - a sostituire Pellegrini per infortunio, trovo in El Shaarawy l'uomo che nella ripresa gli cambia la storia del match. E da lì, dilagare è un attimo. Rete del Faraone e subito un'altra, con Leali che si fa autogol pressato da Koné e Dybala.
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Il Messaggero
Tris che vale, la Roma è ripartita
Segna Dovbyk, pari di Masini, poi El Shaarawy e un autogol. I giallorossi superano il Genoa 3-1 e risalgono la classifica. E' la terza vittoria in cinque gare, il quinto risultato utile di fila
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