rassegna stampa

Tre capitani, tre legni ma non tre punti

Tre capitani, tre pali ma solo un gol e niente vittoria. Terzo pareggio della gestione Spalletti e rincorsa al secondo posto adesso molto più complicata

Redazione

Da quegli inutili 48 secondi finali contro l’Inter alla fascia di capitano contro il Bologna, ventitrè giorni di chiacchiere rumorose e distintivi sbiaditi. Ieri Daniele De Rossi è tornato in campo. Le regole del gioco sono quelle e lui le conosce alla perfezione. Gioca chi merita. Punto. Così, come se nulla fosse accaduto, si è (ri)presentato in campo con lo stesso spirito di Reggio Emilia, 2 febbraio, la sera della sua ultima esibizione da titolare e del suo rognoso infortunio al polpaccio. Un salvataggio decisivo in scivolata su Floccari e un paio di aperture/assist a memoria per segnalare la sua presenza nella prima frazione

Poi è entrato anche l'altro Francesco Totti. E fascia proprio sul braccio del numero 10 che, in campionato, non si vedeva dal 4 marzo, gara contro la Fiorentina all’Olimpico. E, praticamente immediato, il tocco dell’artista, del genio, del fuoriclasse senza tempo: assist di prima per Salah e gol del pareggio dell’egiziano. Roma all’attacco con il piede costantemente pigiato sull’acceleratore: dentro anche il capitano della Bosnia, Dzeko, ma porta del Bologna appare stregata, scrive Mimmo Ferretti su "Il Messaggero".

Tre capitani, tre pali ma solo un gol e niente vittoria. Terzo pareggio della gestione Spalletti e rincorsa al secondo posto adesso molto più complicata.