Numeri infiniti. A cominciare dagli anni, 75 in due. E i gol? Appena 438, sempre in due. E le partite giocate nella massima serie? Una sciocchezza, 976. In due, ovviamente. Francesco Totti, il capitano della Roma, e Antonio Di Natale, la bandiera dell’Udinese, martedì al Friuli saranno ancora una volta l’uno di fronte all’altro. Avversari, non nemici. Si conoscono (e stimano) da una vita, esattamente dal 2 marzo del 2003, giorno della loro prima sfida diretta (Roma-Empoli 3-1). Due artisti del gol, oltre che due punti di riferimento senza pari per le rispettive tifoserie. Due esempi di straordinaria professionalità, visto che alla loro età continuano a far gol e a fare la differenza. Proporre un paragone tecnico tra i due non è facile: Francesco ha una classe unica, ma Totò segna come pochi altri al mondo. Ha al suo attivo 201 reti (404 presenze), quattro meno di Robi Baggio nella classifica dei cannonieri all time della serie A, che lo vede al settimo posto; e non ha mai fatto mistero della grande voglia che ha di agganciare e sorpassare il Divin Codino, sesto. Totti è a quota 237 gol (572 gare), secondo alle spalle di Silvio Piola: impossibile raggiungere la vetta, ma il desiderio di migliorarsi non ha mai abbandonato il capitano della Roma. Che, alla pari del suo amico Totò, sta convivendo con qualche piccolo acciacco muscolare che non dovrebbe impedirgli di essere in campo al Friuli.
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Totti-Di Natale, l’arte del gol
Non sono solo i capitani di Roma e Udinese, ma anche simboli ed idoli di due tifoserie.
BOMBER DA PAURA - Di Natale in carriera ha segnato alla Roma come a nessun’altra squadra, 14 gol (12 in campionato e 2 in Coppa Italia). Una curiosità: alle spalle della Roma nella lista delle vittime preferite da Totò c’è la Lazio, 12 reti. Il primo l’ha firmato con la maglia dell’Empoli il 19 ottobre del 2002 (Empoli-Roma 1-3); l’ultimo il 28 ottobre 2012 all’Olimpico (Roma-Udinese 2-3). Totti all’Udinese ha rifilato 16 reti, la prima il 15 ottobre del lontanissimo 1997 (Udinese-Roma 2-2 di Coppa Italia), l’ultimo il 17 marzo dello scorso anno (Roma-Udinese 3-2). Complessivamente, si sono affrontati 15 volte e il bilancio parla di 10 successi del romanista e un pareggio. Un dato: Totti ha segnato con Di Natale in campo 10 volte (4 doppiette); Di Natale ha segnato con Totti in campo 7 reti (2 doppiette).
LE BANDIERE - Al di là dei numeri, ci sono due storie da raccontare. Totti e Di Natale hanno fatto realmente due scelte di vita, quando hanno deciso di legare per sempre il proprio nome a Roma e Udinese. C’è stato un momento in cui Totò è stato vicinissimo alla Roma (lo voleva, praticamente a tutti i costi, Luciano Spalletti), poi non se ne è fatto più niente. Così come è andato a vuoto, qualche anno dopo, il tentativo della Juventus di portare Di Natale, non più giovanissimo, a Torino. Resto a Udine, sto bene qui, disse Totò. Resto qui, sto bene a Roma, ha detto più di una volta Totti. Anche di fonte a offerte mostruose. Anche per questo, oltre che per i gol segnati, i due rappresentano qualcosa di realmente importante per le rispettive tifoserie. E non è assolutamente azzardato affermare che Di Natale per Udinese rappresenta quello che Totti è per la Roma giallorossa. Sia Rudi Garcia che Andrea Stramaccioni, allenatore romanista dell’Udinese, se li coccolano e li trattano come pietre preziose: Totò da anni si allena poco durante la settimana per dare il massimo durante la partita; Francesco cerca di allenarsi il più possibile, convinto che così possa durare più a lungo. Al di là di tutto, l’unica cosa che realmente conta è poter vedere ancora sui campi di calcio due artisti del gol come loro. Razza in via di estinzione, purtroppo.
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