rassegna stampa

Tor di Valle, alt dal Municipio «Il traffico è a rischio paralisi»

C'è una lettera di fuoco del Municipio XI, uno dei due distretti (l’altro è il IX) interessati dalla costruzione del nuovo gigantesco complesso che nascerebbe accanto allo stadio della Roma

Redazione

C’è un’altra relazione che boccia il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle e che punta il dito sul piano traffico: così come è stato presentato dai privati, rischia di creare la «paralisi» di tutto il quadrante Sud-Ovest di Roma.

Dopo il dossier che il Comune ha spedito alla Regione per accompagnare gli elaborati, pieni di «carenze», consegnati da James Pallotta e dal costruttore Luca Parnasi, agli uffici del Dipartimento Urbanistica giovedì è arrivata una lettera di fuoco del Municipio XI, uno dei due distretti (l’altro è il IX) interessati dalla costruzione del nuovo gigantesco complesso che nascerebbe accanto all’impianto sportivo, l’«Ecomostro», come lo ha ribattezzato Legambiente, da oltre un milione di metri cubi destinato a opere che con lo sport non c’entrano nulla: alberghi, uffici privati, negozi e ristoranti.

L’allarme che lancia il Municipio XI riguarda il traffico. Nel progetto presentato dai privati, spiega il presidente Maurizio Veloccia, «sono spariti progetti fondamentali per evitare che la circolazione della zona vada in tilt».

Si tratta di infrastrutture «che erano state concordate in estate con i proponenti e di cui ora non c’è più traccia. Ma senza queste opere tutta la viabilità del quadrante rischierebbe il collasso. Non affrontare questi nodi sarebbe inaccettabile e troverebbe la più ferma opposizione del nostro municipio».

Nella relazione inviata al Dipartimento Urbanistica, il Municipio XI sottolinea che nei sette scatoloni portati dai privati in Campidoglio lo scorso 15 giugno sarebbero spariti due progetti: l’adeguamento della Roma-Fiumicino nel tratto autostradale vicino a Parco de Medici e il potenziamento di via della Magliana, a partire dal sottopasso ferroviario. «L’emendamento del Municipio che affrontava questo tema - si legge nel documento - era stato accolto in fase di delibera dal Comune ma ora nei progetti non ce n’é più traccia».

CAOS CON I CANTIERI -  Secondo l’amministrazione municipale «non è pensabile non prevedere, contestualmente all’apertura dei cantieri, l’adeguamento di via della Magliana, per lo meno nella sua più evidente criticità costituita dal sottopasso ferroviario, attualmente a senso unico alternato, di fronte all’ospedale San Giovanni Battista».

QUATTRO QUARTIERI IN CRISI -  Come spiegano i tecnici dell’XI distretto, «l’allargamento del sottopasso è fondamentale e rimandarne l’attuazione sine die è inaccettabile». Già oggi, si legge nel dossier, «quel nodo è fortemente congestionato. Con il nuovo stadio e le imponenti edificazioni limitrofe, tutto il traffico locale aggiuntivo proveniente dai quadranti di Magliana vecchia, Trullo, Portuense e Pisana passerà per l'asse di via della Magliana». Un asse che rappresenta «la sola alternativa alla Roma-Fiumicino. Appare dunque scontato che, senza questa opera di adeguamento, l’attuale congestione della via porterà con il nuovo stadio ad una paralisi complessiva di questo nodo». Peccato però che «nei progetti presentati di questo adeguamento non vi è traccia».

L’AUTOSTRADA -  L’altra grande falla del progetto segnalata dal Municipio XI riguarda la viabilità in direzione stadio dall’autostrada Roma-Fiumicino. «La progettazione non sembra affrontare - si legge nella relazione - il problema degli incolonnamenti sul tratto autostradale verso il Parco de Medici. Non affrontare questo problema, pensando di risolvere l’accesso allo stadio con una viabilità ad hoc lasciando inalterato l'accesso a Parco de Medici, presenta dubbi poiché le attuali criticità non si risolverebbero e, anzi, incrementandosi, rischierebbero di aumentare gli incolonnamenti sulla Roma-Fiumicino portando a congestionarne ulteriormente il traffico».

LO STOP -  Il messaggio che lancia l’amministrazione municipale è chiaro: «Senza una correzione di rotta», il progetto presentato «è ovviamente ostativo all’espressione di qualsiasi parere positivo all’intervento urbanistico». Da qui la richiesta «di poter affrontare questi due macro temi, anche di concerto con l'istituzione regionale che sarà chiamata ad esprimere nel prossimo futuro il proprio parere». La conferenza dei servizi che la Regione convocherà nelle prossime settimane sarà costretta a valutare anche il prolungamento della metro B fino a Tor di Valle, uno dei pilastri del progetto di Pallotta e Parnasi che però è stato bocciato dai tecnici del dipartimento Trasporti per motivi di sicurezza.