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rassegna stampa

Tor di Valle, la giunta frena: «Controlli di legalità sugli atti»

Sarà decisiva l'ultima seduta della conferenza dei servizi per capire l'atteggiamento della giunta riguardo il progetto stadio

Redazione

A soli quattro giorni dalla data in cui è fissata l'ultima seduta della conferenza dei servizi che approverà o boccerà il progetto del nuovo stadio, il Campidoglio è pronto a chiedere un rinvio, causa la necessità di «una verifica straordinaria sulla legalità degli atti varati dalla precedente amministrazione e che hanno incardinato l'iter dello stadio». Ecco la mossa della giunta Raggi per tenere unite le correnti in seno ai 5stelle. Da un lato ci sono gli ortodossi, che vorrebbero cassare l'intero progetto in linea con il «No alla speculazione» sbandierato durante tutta la campagna elettorale; sul fronte opposto l'esilio schieramento dei «turbo-stadisti», che vorrebbero un taglio del 20% alle cubature. Nel mezzo ci sono gli «stadisti», vicini all'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini, favorevoli solo alla realizzazione dell'impianto sportivo. La giunta comunque non sembra voler derogare ai paletti del Piano regolatore generale, che per l'area di Tor di Valle consente al massimo un terzo delle cubature previste nel progetto dei privati. E per gli atti della passata amministrazione la giunta vuole chiedere una «verifica straordinaria di legittimità». Ragiona un assessore: «Non c'è solo il tema delle cubature. Qui va fatto un ragionamento a tutto tondo: l'operazione si mantiene nell'ambito della legalità? I provvedimenti che hanno dato il via libera a questo progetto sono corretti e conformi alla legge e al Piano regolatore? È di questo che dovrebbe occuparsi la conferenza dei servizi». Questi gli interrogativi che il Campidoglio vuole portare sul tavolo dell'ultima conferenza dei servizi e che farebbero slittare il voto in giunta della variante per autorizzare la costruzione dell'«Ecomostro», come lo ha ribattezzato Legambiente; in assenza di indicazioni dagli organi politici del comune la settimana scorsa gli uffici del dipartimento Urbanistica hanno protocollato una bozza di variante con i numeri della vecchia delibera varata da Marino nel 2014. Bozza che potrebbe però restare nei cadetti come spiega l'assessore perché «prima di qualunque decisione, bisogna accertare la legittimità complessiva di questa operazione», già nel mirino delle organizzazioni ambientaliste e bocciata dall'Istituto nazionale di Urbanistica, contro il fatto che solo il 14% delle cubature sarebbe destinato allo stadio.

(L. De Cicco)