rassegna stampa

Tommasi resetta il calcio: «Ripartiamo da zero»

«Riaccendere questo nostro calcio che ancora una volta sembra essersi infilato in un vicolo cieco, ripiombato nel buio degli scandali e dei conti in rosso», scrive l'ex centrocampista della Roma

Redazione

La serie A cerca di darsi un tono, sperperando qua e là, magari - a detta di molti - con i soldi del Monopoli, vigilati dalla Uefa, disposta a rivedere il suo Finalcial fair Play; la Lega pro è a pezzi (Grosseto, Monza, Barletta, Castiglione, Venezia, Varese, Reggina e Real Vicenza non si iscrivono, verrà rivista la formula del campionato, quindi dei gironi più vari ripescaggi); il calcioscommesse (le inchieste di Cremona, di Catanzaro, più l’ultima vicenda legata al Catania e Pulvirenti) è una piaga che ogni giorno propone un risvolto a sorpresa, sempre peggiore di quello del precedente; il Parma è l’ultimo esempio di cattiva gestione finanziaria e di specchietto per personaggi in cerca d’autore. Questo è altro propone e l’Italia del calcio, figlia della crisi che uccide la realtà e le sue idee. Un «basta», in questi casi, non si nega mai. Già detto. Per non parlare poi del classico «si faccia piazza pulita» o «si faccia piazza pulita». L’Assocalciatori esprime lo stesso concetto, ma in maniera più originale. Copertina choc della rivista promossa dalla associazione, “Il Calciatore”, il cui presidente è Damiano Tommasi. Sfondo nero, che sa tanto di lutto, in basso tre tasti, Ctrl-Alt-Canc. Cioè, reset. Riavviare, ripartire, rimettere in moto. Qualcosa non funziona? Spegni e riaccendi.

L’EDITORIALE -  Giusto, ha ragione Tommasi, che firma anche un editoriale-spiegazione di quella copertina. «Riaccendere questo nostro calcio che ancora una volta sembra essersi infilato in un vicolo cieco, ripiombato nel buio degli scandali e dei conti in rosso», scrive Tommasi. «In questo momento la parola resettare è quella che più di tutte spiega il disarmo e il disorientamento che mi sento addosso. Cremona, Catanzaro, Catania, Lega Pro, Parma, Monza, Lega Dilettanti, Calcio femminile...in ogni situazione siamo di fronte ad un vicolo cieco». Altra parola d’ordine «costruzione o ricostruzione di una credibilità». Ha ragione Tommasi quando sostiene che non ci si possa difendere dalla pubblicazione delle intercettazioni con la solita scusa che sono «processualmente inutilizzabili». Tommasi lancia un appello ai calciatori, come se fossero (solo) loro la parte pulita: tenere gli occhi aperti, rifiutare proposte indecenti, resettare, appunto, questo nostro modo di stare in questo mondo. Resettare. Che non diventi un refrain, tipo «basta» o «ora facciamo piazza pulita». Altrimenti resetti, ma poi torni al punto di partenza.